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Il raid in casa di padre Pertini allo Zen, un fermo: ha confessato

PALERMO. Ha confessato l’aggressione in casa del prete ed ha fatto trovare in un campo abbandonato dello Zen il tabernacolo e le ostie.

Una «rapina sacrilega» che ha suscitato emozione e sdegno in tutta Italia la cui gravità è stata percepita, almeno in parte, solo dopo dai responsabili.

La polizia ritiene di essere ad una svolta nelle indagini sul raid in casa di padre Miguel Pertini, sacerdote della parrocchia di San Filippo Neri allo Zen, picchiato e rapinato da un commando di giovani malviventi.

 

Uno dei quattro è stato fermato mercoledì notte dai falchi della squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti e dagli agenti del commissariato San Lorenzo. Un’indagine lampo coordinata dalla dirigente della sezione Carla Marino e dal pm Stefano Bologna, giunta in pochi giorni ad un importante risultato. In cella è finito un giovane della borgata, figlio di un tunisino e di una casalinga dello Zen.

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