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Comune moroso, l'Enel stacca la luce a Corleone

CORLEONE. Trova una spiegazione il distacco temporaneo della corrente elettrica degli impianti sportivi di Santa Lucia di qualche giorno fa, che ha impedito alle varie associazioni di poter svolgere la propria attività serale.

Sono stati gli stessi commissari straordinari, nel corso di un incontro con gli organi d’informazione, a fornire i dati della morosità del Comune nei confronti dell’Enel che ammonterebbe a circa 400.000 euro, somma che si è «ingrossata» nel corso degli anni a partire dal 2013 fino ad oggi. Diversi uffici hanno subito distacchi di corrente elettrica, come quelli del complesso di «San Ludovico», ma scovato il problema, la commissione si è da subito adoperata per risolverlo.

Già concordato con l’Enel un piano di rientro delle somme, compatibilmente con le esigenze di bilancio e la difficoltà di stabilire l’esatto ammontare di quanto non pagato.

E sul fronte delle entrate è emerso anche che nel 2014 e nel 2015 la riscossione dei tributi ha avuto percentuali dal 10 al 25%. Ma la commissione straordinaria ha anche questo compito: rimettere in ordine i conti del Comune e sistemare la macchina amministrativa con una procedura di riorganizzazione degli uffici e dell’intero personale, attingendo qualora fosse necessario, alle risorse umane interne.

Sono stati inoltre affrontati altri punti: dall’emergenza idrica al problema dei rifiuti fino ad arrivare alla futura riorganizzazione del personale e su un fatto hanno concordato: «Sarà una dura battaglia, ma nonostante i vari problemi riscontrati, faremo di tutto per sistemare ciò che attualmente va rimesso in ordine». Argomento da subito affrontato dal loro insediamento è stato il problema dell'acqua con i ripetuti guasti e le sorgenti inaridite, che ha evidenziato quanto sia stato difficile l’inizio del loro cammino.

La volontà di risolvere il problema ha consentito di superare alcuni ostacoli che sembravano insormontabili come ad esempio l’equa distribuzione all’interno della cittadina e delle zone periferiche. È stato infatti ricordato come siano state attivate altre istituzioni come l’Arpa, (l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), la Protezione Civile e il prefetto.

È vero che rimane il problema della condotta e del potabilizzatore obsoleto, ma ciò comporta finanziamenti e progetti per la sostituzione anche di un tratto di condotta di circa quattro-cinque chilometri. E questa è un’opera che la commissione straordinaria, composta da Giovanna Termini, Rosanna Mallemi e Maria Cacciola, vorrebbe ultimare prima della fine del mandato. Sui rifiuti, l’auspicio è quello di vedere rientrare gli ex operai Ato, in quanto è stata avviata la procedura della SRR, società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, che dovrebbe avere inizio da gennaio. Altro punto delicato, quello del personale: già ridimensionate le posizioni organizzative per un risparmio gestionale.

Pronto infatti un processo di riassetto: si pensa alla fine di avere cinque settori rispetto agli otto trovati al momento dell’insediamento. Per il bilancio si attende il consuntivo per delineare quello di previsione. «Impatto con i cittadini? C'è molta attesa e legittime aspettative».

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