PALERMO. Il consorzio sarebbe stato costituito ad hoc, per gestire con elicotteri e piloti il servizio antincendio boschivo della Regione, ma i requisiti li aveva solo sulla carta: diversi milioni di euro sarebbero stati spesi così dall'amministrazione di Palazzo d'Orléans, per un servizio assicurato da un'associazione temporanea di imprese che non avrebbe potuto ottenere l'affidamento di questo incarico.
Per questo otto persone sono state rinviate a giudizio – il processo comincerà il 3 aprile davanti alla terza sezione del tribunale - con accuse che vanno dalla truffa alla turbativa d'asta. Tra di loro un funzionario regionale, Francesco Sgueglia, dirigente responsabile del servizio Antincendi boschivi della Forestale.
Nel 2015 la procura di Palermo ottenne dal giudice delle indagini preliminari il sequestro delle quattro società che si erano riunite in associazione temporanea di imprese per aggiudicarsi l'appalto. L'Ati era stata l'unica a partecipare alla gara, che era stata assegnata nel 2011.
Le indagini hanno scoperto che fra il 2011 e il 2013 i due elicotteri destinati alla Sicilia sarebbero stati in realtà dislocati in altre regioni. Gli addetti previsti per il servizio, piloti e tecnici, ci sarebbero stati solo sulla carta.
Le indagini del nucleo di polizia tributaria guidato dal colonnello Francesco Mazzotta sono state coordinate dal sostituto procuratore Maria Forti, dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci. Alle indagini hanno partecipato pure gl iinvestigatori del corpo forestale della Regione Siciliana
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