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Inchiesta su Basile, il riesame rigetta l'appello della Procura sull'arresto

Rosario Basile

PALERMO. Il tribunale del Riesame di Palermo ha rigettato l'appello della Procura contro il provvedimento con il quale il Gip di Palermo Filippo Serio aveva accolto le istanze dei difensori di Rosario Basile, ex patron della Ksm, revocando la misura degli arresti domiciliari e disponendo l'obbligo di dimora a Milano.

Ad accusare Basile di minacce, violenza privata e ritorsioni è stata l'ex dipendente secondo cui l'uomo d'affari palermitano avrebbe organizzato un piano per non riconoscere il bimbo nato dalla loro relazione sentimentale. Basile è assistito dagli avvocati Nino Caleca, Dario Mangano, Antonio Ingroia e Francesca Russo.

«Attendiamo di leggere le motivazioni dell'ordinanza, ma esprimiamo sin d'ora soddisfazione per il rigetto per infondatezza della richiesta del pm e per il riconoscimento, seppure parziale, delle ragioni della difesa» dice l'avvocato Antonio Ingroia, che insieme ai legali Nino Caleca e Francesca Russo, difende l'ex presidente della Ksm, Rosario Basile.

«La pronuncia del Riesame - continua - riconduce la vicenda giudiziaria su binari più aderenti alla realtà dei fatti. Credo sia ora tempo che a Basile sia revocata ogni misura cautelare e sia restituito il pieno diritto di esercitare la sua attività di imprenditore, diritto oggi ingiustamente compresso».

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