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Abiti d'epoca e antiche botteghe: tutto pronto a Prizzi per la decima edizione del Presepe Vivente - Foto

PRIZZI. Anche quest’anno, la vigilia di Natale, la Stella Cometa si fermerà a Prizzi per illuminare la decima edizione del Presepe Vivente.

In un’atmosfera impregnata di mistero, sacralità e antico spirito natalizio, centinaia di personaggi in veri abiti dell’epoca degli anni ‘40, il 26 e 30 dicembre e il 5 e 6 gennaio, animeranno, nel cuore storico del paese, i mestieri delle antiche botteghe artigiane, grazie all’utilizzo di piccoli e grandi attrezzi originali.

Niente costumi e utensili rifatti ma reali abiti e introvabili arnesi originali dell’epoca, come telai per la tessitura, banchi per calzolai, forni a legna dell’epoca, attrezzi per il ricamo e della vita quotidiana di allora, potranno essere toccati con mano dal visitatore lungo il percorso che porta alla grotta della Natività, animato inoltre da veri animali da cortile, da soma e della tradizione pastorizia e agricola sicana. Saranno decine le location, tra cui l’antico “pagliaru” e la “masseria”, ricavate lungo le suggestive viuzze, del centro storico illuminato dal fuoco delle torce, fino alla maestosa Torre Medievale dove ogni pietra sussurra al visitatore la storia delle dominazioni arabe e normanne.

Vicoli incantevoli dove si potrà sostare per le degustazioni e per le visite di quello che si può considerare oltre ad un presepe un vero e proprio museo della vita contadina a “cielo aperto”. Il visitatore ammirerà all’opera i “custodi” delle arti e dei mestieri del luogo come “u picuraru”, “la pastara”, “lu falegnami”, “la tissitrici” “lu scarparu”, “la lavannara”, l’oste ed ancora la ricamatrice, la massaia, il panettiere, il barbiere, il fabbro e tanto altro ancora, in un percorso unico nel suo genere, come la tradizione prizzese impone, fino alla grotta della Natività. Location non ricostruite ma ricavate, dunque senza forzate rappresentazioni, permettono alla tradizione natalizia di rivivere nel pieno di suoi valori e significati. Nessuna finzione ma un vero e proprio salto nel tempo fino alle radici del comune tra suoni, profumi, sapori e melodie di strumenti dimenticati della tradizione artigianale ed agricolo – pastorale locale che daranno l’impronta alle decine di degustazioni di prodotti che riscopriranno ricette antiche della cucina locale. Ricotta, zabbina, castagne, vino, pane con olio, vin brulè, accompagneranno alcuni piatti principi della cucina prizzese come la “Tabisca a vampa” le “Fave a vugghiuneddu” e potranno essere assaggiate lungo le tappe del Presepe Vivente. Insomma un evento che accompagnerà ad ogni passo il visitatore in un viaggio a ritroso nel tempo. Chi l’ha visto se ne porta, per sempre, un pezzo dentro. Prizzi ti aspetta.

In questa gallery, alcune immagini delle scorse edizioni.

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