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Stalking nei confronti della badante, uomo rinviato a giudizio

PALERMO. Un uomo di 65 anni è stato rinviato a giudizio dal gip Nicola Aiello per stalking nei confronti della badante. La donna, che aveva cominciato a lavorare nel 2014, ha raccontato alla polizia di essere continuamente vessata dall’uomo  che chiedeva rapporti orali.

Il primo mese di servizio a casa del pensionato era scivolato via liscio, poi è iniziato l’inferno. L’uomo – secondo l’accusa – avrebbe cominciato a chiedere insistentemente rapporti sessuali alla donna. Al suo rifiuto, cominciava a inveire: “sei una pazza, sei una cosa inutile, chi credi di essere, morta di fame”. Ma alcune volte poteva essere anche peggio.

La donna ha continuato a lavorare per bisogno economico, anche se alcune volte si è licenziata per poi tornare sui suoi passi dopo le scuse dell’uomo. La badante ha poi subito poi lo sfratto e l’uomo si è offerto di andare a vivere con lei pagando l’affitto di un’altra casa. La convivenza è andata avanti per un mese con molestie continue. Più volte l’uomo è tornato dalla donna per chiedere la restituzione degli arredi che aveva portato nella nuova abitazione e anche i quei casi non sarebbero mancati gli insulti. Il processo comincerà l’8 marzo davanti alla seconda sezione del Tribunale di Palermo in composizione monocratica.

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