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Dopo il restauro torna al museo Salinas la statua di Zeus

PALERMO. Il museo Salinas di Palermo, riaperto quattro mesi fa dopo una lunga chiusura per restauri, riscopre uno dei suoi gioielli. La grande statua di Zeus, rinvenuta nell'area archeologica di Solunto, viene ripresentata in pubblico dopo un accurato restauro.

La statua è una delle prime opere acquisite dal museo e anche una delle più importanti testimonianze dell'arte greca. Venne ritrovata, con un'altra statua di figura femminile, all'interno di un edificio sacro durante una campagna di scavi, iniziata nel 1825, che portò alla luce Solunto, uno dei principali insediamenti fenici in Sicilia assieme a Panormus e Mothya.

La statua è costituita dal corpo di Zeus seduto su un trono e scolpito in calcarenite locale. La testa è invece in marmo bianco. Il trono è decorato con rilievi raffiguranti Ares coronato da Nike, Afrodite, Eros e le Grazie. Il blocco venne in un primo momento lasciato a pezzi nel posto in cui era stato rinvenuto.

Successivamente i pezzi furono portati a Palermo, dove lo scultore Valerio Villareale li utilizzò per ricomporre la statua, alta un metro e 65. L'opera di nuovo restaurata sarà presentata il 30 novembre con una conferenza al museo Salinas in piazza Olivella.

Interverranno, tra gli altri, il direttore del polo museale di Palermo, Francesca Spatafora, e la responsabile del Parco di Solunto, Maria Rosaria Marrone. Francesca Spatafora parlerà della vecchia e della nuova storia della statua mentre Laura Di Leonardo interverrà sul contesto del rinvenimento.

Altri studiosi, Maria Francesca Alberghina e Salvatore Schiavone, parleranno delle indagini scientifiche svolte fino a ora. Giuseppe Milazzo illustrerà il lavoro conservativo di Villareale. Saranno infine presentati i risultati degli studi scientifici compiuti sui materiali dell'enorme statua per comprendere da dove provenga e da chi sia stata realizzata.

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