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Il re dei detersivi e i "legami con i boss", confiscato tesoro da 210 milioni

PALERMO. Confiscati beni per un totale di 210 milioni di euro a Giuseppe Sammaritano, 59 anni, l’imprenditore della grande distribuzione considerato vicino a boss come Provenzano, Lo Piccolo e Matteo Messina Denaro.

Il tribunale Misure di prevenzione di Palermo, presieduto da Giacomo Montalbano, ha stabilito la confisca di sei società della grande distribuzione di detersivi e prodotti per la casa a Palermo e Carini: la Sicilprodet è una delle società confiscate, la Fratelli Sammaritano srl, con sede nella zona industriale di Carini, commercializzavano prodotti di bellezza, le società palermitane Angelo Sammaritano srl e Max Gross che vendevano, all'ingrosso e al dettaglio, profumi, casalinghi e detersivi e il 50 per cento della Gs Distribuzione srl.

L'imprenditore palermitano, secondo gli inquirenti, sarebbe stato vicino all’ambiente mafioso che gli avrebbe dato la protezione e l'aiuto per portare avanti le sue iniziative. Nel 2012 era arrivato il sequestro di beni da parte della guardia di Ffinanza di Palermo.

Sammaritano era già indagato per associazione mafiosa e impiego di denaro di provenienza illecita e condannato nel 2007 per favoreggiamento. Allora erano stati sequestrati anche 6 terreni, 36 fabbricati che si trovano tra Palermo, Partinico, Trappeto e San Vito Lo Capo, due auto di grossa cilindrata (una Mercedes e un'Audi) e disponibilità finanziarie per circa 7 milioni di euro.

In particolare secondo gli inquirenti sarebbe venuta fuori la sua vicinanza alle famiglie della Noce, di Torretta e di Carini. A carico dell'imprenditore, ci sono le dichiarazioni di diversi pentiti tra i quali l'ex capomafia Calogero Ganci che l'aveva accusato di avere messo a disposizione le sue attività per investire oltre 300 milioni di lire di provenienza illecita.

Anche il collaboratore di giustizia Francesco Giuseppe Briguglio aveva parlato di Sammaritano, sostenendo che avesse rapporti con mafiosi del mandamento di Pagliarelli ai quali avrebbe consentito di cambiare grosse somme di lire in euro.

 

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