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Ztl, Orlando: "Scelta necessaria ma siamo pronti al dialogo"

Leoluca Orlando

PALERMO. Non si placano le polemiche sulla Ztl a Palermo. Dopo le proteste dei giorni scorsi e le prese di posizione dei parroci della zona oggi sono state presentate le firme per il ricorso al Tar con il quale si chiede la sospensione della delibera entrate in vigore lo scorso 10 ottobre a Palermo, proposta dal consigliere comunale Nadia Spallitta, gli avvocati Giovanni Scimone e Alessandro Dagnino e le diverse associazioni civiche e di categoria.

Intanto, il sindaco Leoluca Orlando, ha scritto una lettera alla città ribadendo la necessità di adottare la zona a traffico limitato per la salvaguardia dell'ambiente e la tutela della salute dei cittadini. Ecco il testo della missiva.

"A quattro settimane dall’entrata in vigore della Zona a traffico limitato nel centro storico della città credo sia giusto fare un punto della situazione e condividere alcune considerazioni.

Valutazioni e considerazioni che sono parte integrante di un percorso di dialogo e confronto con la città, con tutta la città, che proprio sul tema della ZTL, così come sul tema delle pedonalizzazioni e della mobilità, si protrae ormai da tanti mesi e ha visto tanti momenti, grandi e piccoli.

In queste ultime settimane, questo dibattito ha avuto toni decisamente sbagliati, dovuti in alcuni casi a coloro che hanno scelto la via della violenza e dell’intimidazione criminale perché impauriti dalla possibilità di continuare a perdere controllo sul territorio e in altri casi dovuti a coloro che hanno preannunciato il ricorso contro la ZTL prima ancora che fossero noti i suoi contenuti, interessati probabilmente più ad iniziative mediatiche ed elettorali che non alla salute dei cittadini.

La sommatoria e coincidenza, anche in piazza, di questi gruppi diversi ha ha mostrato e prodotto effetti francamente inqualificabili.

L’Amministrazione comunale ha il dovere (e a tale dovere non si è sottratta e non si sottrarrà) di denunciare comportamenti illeciti da un lato e di censurare da un altro lato strumentalità di parte.

L’Amministrazione comunale, nonostante tutto e nonostante qualcuno, deve agire prendendo le mosse dal diritto alla salute dei cittadini e dalla valutazione sulla qualità dell’aria a Palermo.

Oggi Palermo ha tanti, troppi giorni durante i quali la qualità dell’aria è ben oltre i limiti consentiti dalla legge e pericolosi per la salute delle persone, soprattutto di bambini e anziani.

Tutti gli studi scientifici dimostrano in modo inequivocabile che la prima causa dell’inquinamento sono le auto private, come risulta dalla documentazione a sostegno delle scelte effettuate e delle delibere.

Di fronte a questi dati, il Comune e il Sindaco hanno il dovere di costruire un percorso di riduzione del traffico, offrendo alternative tramite il trasporto pubblico ma soprattutto immaginando e provando a costruire insieme a tutti i cittadini, a partire dalle categorie produttive, una nuova visione della città che renda diverse le necessità di spostamento.

Per essere chiari, così come avvenuto ad esempio in via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele, per restituire vivibilità alle aree e rivitalizzare le attività economiche occorre un cambiamento culturale e di abitudini dei cittadini ed allo stesso tempo un cambiamento culturale e di approccio da parte degli imprenditori.

Questo cambiamento culturale è già in atto.

Se prima erano in tanti a fare le barricate contro le pedonalizzazioni, oggi sono in tanti a chiederle.

Oggi sono solo un ricordo alcune meschine agitazioni di protesta contro il....tram !!!!

Se fino a pochi mesi fa la chiusura al traffico di alcune aree veniva osteggiata, oggi viene richiesta. Addirittura leggo di commercianti che prima erano contrari alle pedonalizzazioni e ora fanno di tutto per trasferire le proprie attività in via Maqueda o via Corso Vittorio Emanuele!

Altrettanto evidente segno del cambiamento culturale è il fatto che sempre più cittadini scelgono la mobilità condivisa e sostenibile, il car-sharing e il bike-sharing o la bicicletta privata e sempre più cittadini scelgono il trasporto pubblico.

In questi ultimi anni, soprattutto nell’ultimo anno a Palermo sono state fatte tante cose in questa direzione: sono stati acquistati nuovi autobus a basse emissioni (in totale saranno 100 nuovi autobus quelli che saranno acquistati), è stata riorganizzata la rete del trasporto, si sta diffondendo una rete di piste ciclabili di vario tipo che offrono maggiore sicurezza ai ciclisti. Tutto questo senza scordare il Tram, che ogni giorno permette a decine di migliaia di cittadini di spostarsi velocemente e in modo non inquinante fra il centro e alcune periferie.

Certamente c’è comunque ancora molto da fare e proseguendo nella verifica dei risultati potrà essere necessario modificare qualcosa.

Sono cosciente e tutti siamo coscienti del fatto che si deve fare ancora molto.

Sono cosciente e tutti siamo coscienti che ancora oggi il servizio offerto dall’AMAT si può e si deve migliorare.

Ma resta il dato fondamentale e la priorità: ridurre il traffico veicolare privato per ridurre l’inquinamento atmosferico.

La ZTL è uno dei provvedimenti che ha questa finalità.

Un provvedimento che può essere probabilmente migliorato e limato in alcuni punti. Ma è irricevibile, per rispetto al processo positivo in corso, ogni richiesta di sospensione senza alcuna attenzione agli effetti prodotti da tale misura e senza alcuna proposta.

Una proposta ancora più incomprensibile perché avanzata in alcuni casi già durante i primi giorni della ZTL!

Intendiamo confermare la scelta e l’impianto complessivo e al contempo siamo pronti a esaminare eventuali proposte concrete e non improvvisate o, peggio, rispondenti ad interessi che certamente non sono della collettività.

Un provvedimento che comunque non sarà vittima né di ricatti né di intimidazioni venute da parte di chi, come ho detto, non ha altri fini se non - nella meno grave delle ipotesi - la sterile propaganda.

I toni assunti e le parole utilizzate da coloro che sono contro la ZTL sono essi stessi la prima prova della inconsistenza degli argomenti.

Per dimostrare che tutti i commercianti erano contro la ZTL taluni non hanno esitato a minacciare coloro che erano favorevoli alla ZTL o anche soltanto non disponibili ad aderire alle manifestazioni.

Per creare ed alimentare un inaccettabile clima di tensione taluni hanno sbandierato un ricorso che sarebbe stato sottoscritto da migliaia di cittadini. Poi hanno detto che erano centinaia. Alla fine sono stati soltanto 85, meno della metà rispetto a quanti avevano fatto ricorso la prima volta (177).

E’ un segno del fatto che la Giunta Comunale ha accolto e fatto proprie tante delle proposte che erano state fatte, producendo un provvedimento equilibrato.

È un provvedimento equilibrato perché limita al massimo le possibilità di utilizzo delle macchine più inquinanti; è ora di finirla con la bugia secondo cui le macchine inquinanti possono entrare purché paghino, perché le vetture da Euro zero ad Euro 2 e diesel Euro 3 non possono comunque entrare. Allo stesso tempo sono premiati coloro che hanno macchine ibride a metano o GPL, oltre che elettriche.

È un provvedimento equilibrato perché non pone limitazioni ai residenti.

È un provvedimento equilibrato perché rinuncia ad obiettivi economici a vantaggio degli obiettivi di riduzione dell’inquinamento.

È un provvedimento equilibrato perché non impedisce gli spostamenti a coloro che hanno reale necessità di entrare nella ZTL per motivi di studio, lavoro, salute e commercio e perché si accompagna ad un impegno e a risultati già raggiunti per migliorare il trasporto pubblico e collegare alla ZTL, tramite navette gratuite e frequenti, le principali aree di parcheggio esterne alla Zona stessa.

Come detto, è comunque sempre un provvedimento, come qualsiasi provvedimento amministrativo, che può essere ulteriormente migliorato, col dialogo e senza prevaricazioni da parte di alcuno.

Il Sindaco ha - sempre e comunque - il dovere, e io personalmente ho sempre manifestato la disponibilità al dialogo con tutti coloro che hanno a cuore il bene della collettività, che vogliono fare proposte concrete per migliorare la vivibilità dei nostri quartieri".

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