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Fermati a Palermo, il Gup sospende la pena a 9 scafisti: scarcerati

PALERMO. Sono tutti liberi i nove scafisti africani fermati a luglio del 2015 dalla Procura di Palermo con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Il gup Giuliano Castiglia, che oggi li ha condannati a 2 anni di carcere disponendo la sospensione della pena, ne ha ordinato l'immediata liberazione. Non si conosce ancora la motivazione della sentenza che sarà depositata tra 90 giorni.

Dalla lettura del dispositivo, però, si evince che il giudice ha escluso che gli imputati abbiano agito per trarre profitto dal reato e che abbiano avuto un ruolo di promozione e organizzazione del viaggio. Il fatto contestato, inoltre, è stato ritenuto "di lieve entità" e a tutti gli scafisti sono state riconosciute le attenuanti generiche.

Gli imputati erano Serra Mamadu, della Guinea Bissau, Joseph Abou, nigeriano, Maxamad Ahmad, somalo, Camara Bubu, del Gambia, Mendy Omar, senegalese, Diof Aboubacar, senegalese, Cisse Malick, senegalese, Drammah Ebrima, del Gambia e Joof Ousaineu, del Gambia.

L'accusa era rappresentata dai pm Claudio Camilleri, Alessia Sinatra e Annamaria Picozzi. La Procura imputava ai nove africani di avere organizzato ed effettuato il trasporto in Italia di 115 migranti soccorsi, nel Canale di Sicilia, da una nave della Marina mentre si trovavano a bordo di un gommone di 12 metri.

Contestato anche l'avere esposto a pericolo la vita dei migranti "costretti a viaggiare su un'imbarcazione del tutto inidonea ad affrontare la traversata, in condizioni di sovraffollamento e senza le dotazioni di sicurezza".

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