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Palermo-Udinese, De Zerbi: Zamparini è il capo ma alla fine decido io - Video

PALERMO. Roberto De Zerbi non vuole replicare alle punzecchiature del presidente Zamparini. Il tecnico rosanero, in sala stampa alla vigilia del match contro l’Udinese, non vuole fare polemica: “Chi mi conosce sa che io, purtroppo o per fortuna, ho un’unica faccia. Con me il presidente è sempre stato perfetto. Mi ha sempre stimolato senza mai entrare in questioni tecniche, perché sa che io accetto consigli da tutti ma alla fine decido sempre io. Ad oggi c’è unione d’intenti e con lui c’è un rapporto chiaro. Lui è il capo, ovvio, e lui vuole un certo tipo di gioco. Se poi cambierà idea non lo so, ma oggi mi serve convinzione da tutti e la società me la dà”.

De Zerbi va avanti per la sua strada e cerca di portare avanti il suo credo tattico: “Ognuno di noi allenatori deve avere un’idea in testa e deve essere convinto di questa idea. La mia idea non è né giusta, né sbagliata, ma cerco di andare avanti. Guardo la rosa a disposizione e porto dei principi. La rosa che ho a disposizione ancora non mi permette di difendermi basso e ripartire, ma non voglio scoprire l’acqua calda”.

De Zerbi adesso ha un solo obiettivo: “Voglio fare punti, questa per me non è una vetrina. Come rischia la società e come rischia la piazza, rischio pure io. So che nel calcio l’unico valore che conta è il risultato, ma il problema è la strada per arrivarci. Io non penso che l’essere sparagnini e vivere sull’episodio si possa arrivare al risultato”.

Sulla formazione di domani: “Probabilmente cambieremo qualcosa nell’assetto e nella composizione bisogna capire anche le caratteristiche fisiche. Diamanti? Domani gioca. Il presidente ha detto che va centellinato, io l’ho tolto sia a Bergamo che a Genova, ma qualunque sia la scelta però si sbaglia. A Genova però ho sbagliato davvero e l’ho riconosciuto subito, ho detto ai miei collaboratori che ho fatto una stronzata. Ma poi è uno dei più generosi, è quello che corre di più e vorrei che stia sempre più lucido possibile“.

Ancora panchina, invece, per Quaison: “Può essere che mettiamo un altro attaccante o punta esterna, facendo qualche modifica. Quaison, nonostante il gol, non lo vedo con l’intensità giusta per giocare dall’inizio”.

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