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Non paga gli alimenti, l'ex rosanero Bilica torna in carcere in Brasile

Fabio Bilica

JOAO PESSOA. Ancora problemi per Fabio Bilica, il difensore brasiliano che in Italia ha vestito le maglie di Venezia, Palermo, Brescia e Ancona. Il difensore ex rosanero, che dovette lasciare la Sicilia per essersi "compromesso" con una ragazza siciliana, dalla quale ha avuto una bambina, è attualmente disoccupato dopo l'esperienza in Turchia (Fenerbahce ed Elazigspor).

Ieri è stato arrestato in una località nei paraggi di Joao Pessoa, capitale dello stato del Paraiba, per il mancato pagamento degli alimenti per una figlia e adesso dovrà trascorrere in carcere almeno 60 giorni, secondo quanto ha disposto il pm che si occupa del caso.

Eviterà la detenzione solo se pagherà immediatamente tutto il dovuto. Non è la prima volta che il 37enne Bilica viene arrestato. Nel 2000, quando aveva appena 21 anni, venne portato in carcere con l'accusa di "corruzione di minorenni" mentre nel 2009 finì in prigione perché non pagava gli alimenti.

Nel 2013 venne invece accusato di stupro da una vicina di casa, che sosteneva di essere stata violentata dal calciatore dopo che questi si era offerto di darle un passaggio in auto. Ennesimo arresto, prima di quello di ieri sera, l'anno scorso, quando l'ex veneziano venne prelevato dalla polizia direttamente in campo, subito dopo la fine di una partita benefica a cui aveva preso parte durante la sosta natalizia.

Anche quella volta motivo dell'arresto era stato il mancato pagamento degli alimenti per uno dei suoi figli. Ora il fatto che sia recidivo potrebbe costargli caro.

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