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Ucciso durante una rapina, targa in ricordo del carabinieri Di Bonaventura

PALERMO. Oggi ricorre il 30° anniversario dell’eccidio del carabiniere ausiliario Stefano Di Bonaventura, ucciso, appena ventenne, il 13 ottobre 1986 e decorato con  Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria, attribuitagli il 5 giugno 1987, dal presidente della Repubblica, in occasione del 173° anniversario della fondazione dell’Arma.

“Erano le 17.20 del 13 ottobre 1986 - si legge in una nota dei carabinieri -, quando, due individui armati di pistola, entrarono nell’agenzia di viaggi “Sicantur”, in via Emerico Amari per commettere una rapina. Di Bonaventura, che si trovava nell’agenzia libero dal servizio e in abiti civili, per acquistare un biglietto aereo per andare a Roma dalla famiglia, ingaggiò una colluttazione con i malviventi. Era riuscito ad avere la meglio quando uno dei rapinatori gli sparò alle spalle ferendolo in maniera grave. Nonostante fosse quasi esanime, fece appello alle sue ultime forze, tentando di raggiungere i rapinatori che si erano dati alla fuga, accasciandosi poi al suolo e morendo mentre veniva trasportato in ospedale.”

In suo ricordo, sotto la lapide, nel luogo dell’estremo sacrificio, è stata deposta una corona d’alloro dal comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Riccardo Galletta, dal prefetto di Palermo Antonella De Miro e dal comandante del 12^ Battaglione carabinieri Sicilia Emanuele De Ciuceis.

Immagini di Salvatore Militello

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