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Occupato il teatro Montevergini, il Comune: fatto gravissimo - Video

PALERMO. "È un bene comune, riapriamolo alla città". Con questo obiettivo ieri mattina alcune persone hanno occupato il Teatro Montevergini a Palermo. "E' un bene che per storia e caratteristiche strutturali rappresenta - affermano i promotori dell'iniziativa - un prezioso patrimonio culturale e sociale per la città e che negli ultimi anni é stato utilizzato al di sotto delle sue reali potenzialità ed amministrato con poca trasparenza. Concluso anche l'uso diretto e gratuito concesso al Teatro Biondo, per altro mai formalizzato, non sembra prefigurarsi una riapertura dello spazio alla città coerente con le sue caratteristiche".

Gli occupanti hanno esposto all'ingresso del Montevergini due striscioni sui quali si leggono rispettivamente le frasi: Nè pubblico, nè privato: comune! Montevergini liberato e riaperto alla città! "Per mancanza di risorse finanziarie e per le difficoltà di una progettualità di lungo periodo, - affermano in una nota gli occupanti - l'amministrazione ha fatto ultimamente riferimento a forme di gestione collettiva per spazi comunali dedicati alla cultura e all'inclusione sociale. Sotto questo titolo si rinnova però un classico meccanismo di concessione a privati e non una reale sperimentazione di percorsi gestionali e di cura del patrimonio pubblico realmente inclusivi e partecipativi".

L'assessore comunale alla Cultura, Andrea Cusimano, parla di "una illegale ed inaccettabile occupazione del complesso Montevergini da parte di privati cittadini. È un fatto gravissimo che determina il blocco immediato di tutte le attività in corso all'interno della struttura a cominciare dalla Scuola del Teatro Biondo, diretta da Emma Dante e 'Le vie dei Tesori'; interruzioni di cui consideriamo responsabili gli occupanti che ne risponderanno in ogni sede".

"Gli occupanti - prosegue l'assessore - ignorano, o fanno finta di ignorare, le attività svolte, programmate e attualmente in corso in quella struttura. Analogamente, non sanno o fanno finta di non sapere che nell'ultimo anno sono usciti ben 2 bandi per assegnazione di beni confiscati alla mafia da destinare anche ad attività culturali che hanno prodotto concessioni a titolo gratuito di decine di beni, mentre altri spazi dell'amministrazione, tra cui i padiglioni dei Cantieri Culturali alla Zisa, sono stati messi a disposizione di innumerevoli associazioni no-profit cittadine per centinaia di progetti, e altri sono stati assegnati a giovani associazioni, destinatarie di cospicui finanziamenti extra-comunali, che porteranno anche al recupero funzionale delle aree".

Secca la replica dei promotori dell'iniziativa: "Nel corso dell'occupazione non è stato compiuto nessun atto di forza o prepotenza. Le porte dello spazio sono rimaste aperte per tutto il corso della giornata".

immagini di Marco Gullà

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