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Orlando da "Ke Palle" dopo l'intimidazione: simbolo di una Palermo cambiata

PALERMO. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando oggi ha incontrato Danilo Li Muli, responsabile della comunicazione della catena di vendita di arancine "Ke Palle", ieri oggetto di un atto intimidatorio con le serrature cosparse di colla attak.  L'Incontro tra Orlando e Li Muli, presente anche Mario Attinasi,  presidente della Confesercenti palermitana, si è svolto nel punto vendita di via Maqueda affollata di turisti e palermitani.

"Questa strada con la gente a passeggio è la conferma del cambio culturale della nostra città - ha detto il sindaco di Palermo -. Questa strada è anche il simbolo della rinascita commerciale. Oggi, via Maqueda ospita imprese innovative come “Ke palle” simbolo di una Palermo che è cambiata e che certamente non sarebbe nata negli anni in cui questa era una zona desolata con quasi tutte le saracinesche abbassate e senza alcune prospettiva. Sono qui per dire e confermate che la città va avanti anche se c'è qualcuno che non ha compreso che non è cambiata la faccia di Palermo, ma è cambiata l'anima di Palermo e chi ritiene di fermare il comune processo di cambiamento culturale con con atti di intimidazione e di violenza non ha fatto male a nessuno ma ha fatto male solo a se stesso e nonostante queste persone si va avanti lo stesso, anzi, andiamo avanti con maggiore convinzione e con maggiore forza, perché oggi la cultura a Palermo è cambiata e il pizzo si denuncia".

Il responsabile della comunicazione Danilo Li Muli: "Noi andiamo avanti con la schiena dritta, come abbiamo sempre fatto. Siamo un gruppo sano e corretto e continueremo a fare il nostro lavoro. Se abbiamo avuto qualche richiesta? Assolutamente no, avremmo denunciato tutto. Per noi tutto questo è stato un fulmine a ciel sereno".

immagini di Marco Gullà

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