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Spintoni e cori contro i giornalisti all'arrivo della Raggi a Palermo - Le immagini

PALERMO. Parapiglia, spintoni e cori contro i giornalisti all'arrivo di Virginia Raggi nel prato dei Italia 5 Stelle dove il sindaco di Roma intendeva fare un giro per i gazebo. "Venduti, leccate solo il potere!" hanno urlato, tra gli altri insulti, gli attivisti arrivati a sostenere la sindaca romana. La Raggi aveva programmato un punto stampa con Tv e carta stampata prima del suo giro per gli stand che, tuttavia, non si è svolto, provocando l'arrivo di decine di telecamere e fotografi.

"So che c'é stato qualche problema, spero sia stato tutto risolto, spero che non ci sia nessun problema". Così Virginia Raggi si è soffermata con i cronisti sull'episodio dei cori e spintoni con cui alcuni militanti pentastellati hanno attaccato i giornalisti.

"Esprimiamo vicinanza ai colleghi che in questi giorni, nel corso del raduno nazionale del Movimento Cinque Stelle, hanno subito duri attacchi da esponenti e attivisti - afferma in una nota l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia -. A Palermo abbiamo registrato un clima da rissa con insulti, aggressioni e spintoni ai giornalisti che 'pretendevano' di fare il loro lavoro, ponendo delle domande ai rappresentanti più in vista del M5S".

Un duro attacco sulla vicenda, invece, è arrivato dal gruppo siciliano dell'Unci (Unione cronisti): "Le parole del leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo che ha definito i giornalisti 'feticisti' non fanno altro che fomentare l'odio da parte di presunti simpatizzanti pentastellati. E' in questo contesto che oggi si sono verificati episodi inqualificabili nei confronti di rappresentanti dell'informazione, accreditati dallo stesso Movimento per seguire la kermesse 'Italia 5 Stelle', che ha ha avuto luogo sul prato del Foro Italico".

L'Unione cronisti esprime "solidarietà ai giornalisti, ai fotografi e ai cine-operatori tv che sono stati oggetto di insulti, aggressioni verbali e spintoni". "Ne ha fatto le spese anche il presidente regionale dell'Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo, che stava seguendo per conto della sua redazione gli interventi in programma", sottolinea l'Unci siciliano. "Non sono stati gli attivisti del M5S a causare le aggressioni e ad insultarci - ha dichiarato Tuttoilmondo - ma persone che hanno partecipato all'evento e che hanno visto nei giornalisti come una sorta di obiettivo da ricoprire di parole offensive".

"Il 'dalli al giornalista' è risuonato ancora, stavolta a Palermo, in occasione della convention del Movimento Cinque Stelle dove stamattina giornalisti e cameraman hanno avuto riservato un trattamento a base di insulti, spintoni e minacce - Lo dice, in una nota, l'Assostampa siciliana -. Non è la prima volta, purtroppo. E temiamo che non sarà l'ultima. A dimostrazione che l'inaccettabile esasperazione del dibattito politico in corso da anni in Italia tocca tutti. Anche e soprattutto chi - per lavoro e quindi per dovere - ha il compito di informare raccontando i fatti".

A prendere le distanze anche Roberto Fico che in un tweet scrive: "Tutta la mia solidarietà a cronisti e operatori aggrediti. L'odio non deve far parte del dna del M5S. I violenti stiano fuori dal Movimento".

 

 

immagini di Marcella Chirchio

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