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Vertenza Almaviva in salita, nulla di fatto nell'incontro di Roma

PALERMO. Si è concluso con un rinvio a data  destinarsi l'incontro al ministero dello Sviluppo economico a  Roma con il viceministro Teresa Bellanova e le parti sociali  sulla vertenza Almaviva Contact. Il vertice era stato convocato  per fare il punto sullo stato di attuazione delle misure  contenute nell'intesa sulla solidarietà raggiunta il 30 maggio  scorso da azienda, governo e sindacati che ha scongiurato i  2.988 esuberi annunciati dalla società a Roma (918), Palermo  (1670) e Napoli (400).

Secondo quanto riferiscono fonti sindacali presenti  all'incontro, l'azienda ha parlato di «un peggioramento della  situazione economica aziendale dovuta a una diminuzione dei  volumi da affari, con perdite che ad agosto avrebbero sfiorato i  3 milioni di euro; all'assenza di nuove commesse, al mancato  rinnovo di altre e sottolineato la mancata sull'applicazione  dell'articolo 24 bis (clausole sociali).

A pesare anche il  mancato rispetto dell'impegno assunto dalle regioni Campania,  Sicilia e Lazio sulle attività formative per la riqualificazione  del personale. A incidere sullo stato di salute aziendale  sarebbe stata la perdita di una commessa Enel, che potrebbe  compromettere l'impianto dell'accordo siglato a maggio con  ricadute a Palermo - dove Almaviva occupava circa 400 addetti  nella sola commessa Enel.

Sullo stato di attuazione dell'accordo peserebbero anche  ritardi dovuti al pagamento delle anticipazioni sulla  solidarietà a carico dell'Inps. Ai sindacati l'azienda ha  ribadito la necessità di arrivare a un'intesa sul controllo a  distanza dei lavoratori, come previsto dall'accordo di maggio,  non escludendo in caso contrario l'avvio delle procedure di  licenziamento. Il governo si è impegnato a convocare un incontro  al Mise con i vertici di Enel ed Exprivia, la società che si è  aggiudicata il nuovo appalto. Intanto, a Palermo, Roma e Napoli  gli operatori del call center resteranno in solidarietà fino al  30 novembre.

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