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"La mafia dà servizi al Sud". Miceli: Ora Radio Padania si scusi

PALERMO. "Dopo Grillo, adesso Radio Padania. Il filo rosso che lega i populisti nostrani pare essere l'esaltazione dell'efficienza 'amministrativa' della mafia. Un volgare, intollerabile, ignobile, patetico servo encomio nei confronti di Cosa Nostra che si traduce in un insulto nei riguardi di tutte le persone oneste - la stragrande maggioranza - che quotidianamente devono scontrarsi con l'arrogante violenza dei mafiosi, di ogni risma e specie".

Lo afferma, in una nota, Carmelo Miceli, segretario provinciale del partito democratico di Palermo, commentando le parole del giornalista di Radio Padania, Pier Luigi Pellegrin, che ''nel corso dello speciale su Pontida 2016, rispondendo alla invettiva di una signora bergamasca contro il 'governo mafioso' che ci opprime da 150 anni ha detto: 'preferirei davvero essere governato dalla mafia piuttosto che dallo Stato italiano. La mafia al Sud almeno qualche servizio lo dà".

"Una persona sana di mente - continua - che, almeno una volta nella vita, si sia confrontato con la realtà mafiosa, tanto al Nord quanto al Sud, non si sognerebbe mai di sostenere quanto affermato a Radio Padania. Noi, donne e uomini del Partito democratico di Palermo, non vogliamo essere governati dalla mafia. Lottiamo giorno dopo giorno per affermare la legalità, onoriamo e ricordiamo le gesta di chi ha versato il proprio sangue per denunciare e combattere quello che rappresenta, ancora oggi, il cancro della nostra terra. Non tolleriamo, né accettiamo - tanto da Grillo, quanto dalla Lega - certa retorica qualunquista che denota innanzitutto ignoranza".

"Rispediamo al mittente la becera provocazione - se di questo si tratta - e chiediamo pubblicamente che Radio Padania prenda le distanze da Pier Luigi Pellegrin e se ciò non dovesse accadere che intervenga l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni valutando i presupposti per la revoca delle radiofrequenze", conclude.

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