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San Giuseppe Jato, sequestrati i ben del boss Mulè

SAN GIUSEPPE JATO. Sono stati sequestrati i beni del boss Mulè di San Giuseppe Jato. Il  tribunale di Palermo, Sezione misure di prevenzione, ha disposto il sequestro delle proprietà riconducibili a Mulè, alla moglie ed al figlio. Si tratta di un villino, un magazzino ed un appezzamento di terreno a San Cipirello, un’azienda individuale operante nel settore zootecnico, otto rapporti bancari e finanziari, cinque autovetture per un valore complessivo.

I carabinieri di Monreale hanno dato esecuzione al decreto di sequestro, emesso dal tribunale di Palermo, a seguito di accertamenti delegati dalla Procura della Repubblica di Palermo. Salvatore Mulè, conosciuto come “u sicarro”  è stato  coinvolto nell’ambito dell’operazione convenzionalmente “Perseo”, ma è stato  assolto in primo e  secondo grado di giudizio dall’accusa di associazione mafiosa, a causa della dichiarazione di inutilizzabilità da parte della Cassazione di alcune intercettazioni, per meri vizi formali. Mulè  è stato arrestato l’8 aprile 2013 in seguito all’operazione “Nuovo Mandamento”, perché ritenuto il reggente del mandamento mafioso di San Giuseppe Jato.

“U’ sicarro” è stato ritenuto responsabile dei reati  di associazione mafiosa, estorsioni, furti di bestiame, produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti ed  è stato condannato alla pena della reclusione per 18anni, il 28 maggio 2015 dal Gup del tribunale di Palermo. Oggi si trova detenuto al regime del 41 bis. Sulla base di ulteriori indagini e a causa della sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio immobiliare posseduto da Mulè il tribunale ha disposto il sequestro dei beni ai suoi familiari.

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