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Napoli, parla Sarri: "Quella col Palermo partita dai grandi pericoli"

NAPOLI. Sarri-martello non molla la presa. Domani sera il Napoli gioca a Palermo, una squadra che ha appena cambiato l'allenatore, ed il tecnico del Napoli è preoccupato. «È un partita che nasconde dei grandi pericoli per noi - dice ai microfoni di Mediaset Premium in una intervista rilasciata in esclusiva perchè l'abituale conferenza stampa è stata abolita senza spiegazioni da parte della società - l'anno scorso dopo le nazionali, in trasferta, contro squadre di medio livello, abbiamo fatto spesso brutti risultati. Sarà un prova per vedere se a livello mentale siamo cresciuti. De Zerbi mi sembra un allenatore con idee che manderà in campo una squadra con grande voglia e noi dovremo arrivare pronti. Sarà una sfida pericolosa».

Sarri si arrabbia quando gli si fa notare che, rispetto allo scorso anno ha una rosa molto più ampia su cui fare affidamento e grazie alla quale modificare eventualmente anche la disposizione tattica. «Ho letto - dice il tecnico dei partenopei - una disinformazione totale su queste cose. Leggo che il Napoli ha due squadre, invece in questo momento abbiamo pochissime possibilità di alternare i giocatori: Maksimovic deve trovare la miglior condizione, Tonelli ha fatto solo due allenamenti con il gruppo, Diawara non ha fatto la preparazione estiva, Rog non l'ho mai visto perchè è arrivato ieri e Giaccherini è reduce da un infortunio e si allena solo da un paio di giorni. Nelle prossime settimane avremo una rosa molto risicata a disposizione». Le preoccupazioni di Sarri sono anche legate al tour de force che attende la sua squadra, impegnata sabato sera a Palermo e martedì in Champions, a Kiev.

«È la follia - osserva - del calendario attuale. Settembre, ottobre e novembre sono mesi in cui ci sono dieci giorni di nazionali e venti in cui ci sono sette partite. È una follia perchè se si considera che alcuni nuovi acquisti arrivano a fine agosto praticamente fino a dicembre non si riesce ad allenarli. Siamo andati un pò oltre, dovremo far un passo indietro». Qualche altra incognita è rappresentata dal tipo di mercato che è stato condotto dalla società: molti acquisti di giovani, tanta prospettiva ma poche certezze. «Abbiamo fatto un mercato - spiega il tecnico - di prospettiva, bisogna vedere questa prospettiva quanto ci costerà nel breve periodo. Sono arrivati giocatori di qualità ma molto giovani, ci vorrà pazienza per aspettarli. Vediamo se nel frattempo riusciremo a restare competitivi: sicuramente è stata una campagna acquisti che ha garantito un bel futuro al Napoli». Al Napoli manca Higuain, ma non è detto che la squadra debba per forza essere più debole di quella dello scorso anno. Intanto nelle prime due giornate di campionato ha segnato più gol di quanti non ne abbia realizzati nella passata stagione nello stesso periodo: «Purtroppo - conclude Sarri - è una proiezione fatta su due partite e che non ha nessun significato. La realtà è che la squadra ha aumentato il valore globale, quando staranno tutti bene la rosa sarà più ampia, ma non so se ha aumentato il valore assoluto perchè perdere Higuain che ha fatto 36 gol è pesante».

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