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Valledolmo, il poliedrico Enzo Sciavolino espone sculture, incisioni e stendardi

VALLEDOLMO. La scultura, la grafica, l’incisione. E’ questo l’asse su cui corre la vita professionale dell’artista Enzo Sciavolino, maestro di talento internazionale e di origini valledolmesi, che nella sua città natale espone fino a domenica 28 agosto alcune delle più prestigiose opere nate dalla sua talentuosità manipolativa, capace di lavorare legno, marmo, bronzo, terracotta, plexiglas, argento e oro.

Tutti i giorni dalle 18 alle 21 le porte della sede dell’associazione culturale “La Matita”, promotrice dell’iniziativa, rimarranno aperte per consentire agli appassionati della cultura e del bello di incontrare e farsi “accarezzare” dalle emozioni e dai sentimenti che sgorgano, come acqua pura e trasparente, dai manufatti dell’artista, ormai naturalizzato piemontese, la cui fama artistica ha valicato i confini d’oltralpe, rafforzando conoscenze e amicizie rilevanti, collaborazioni con artisti e intellettuali di spessore come Renato Guttuso, Carlo Levi, Pier Paolo Pasolini e Louis Althusser.

“In questa mostra - afferma il presidente dell’associazione culturale “La Matita”, Angelo Conti -, il maestro Sciavolino con le sue opere ripercorre il cammino di una vita, la sua evoluzione come artista e come uomo. Ma egli, per tutti noi valledolmesi rappresenta qualcosa di più è l’esempio concreto che coltivare il proprio talento può portarci lontano e farci volare alto, al di sopra degli steccati dei confini territoriali. Egli, insomma, - conclude Conti - è la dimostrazione reale che anche in un piccolo paese di montagna, abbandonato nell’entroterra di un’isola di frontiera, può nascere un grande talento e un grande artista che della Bellezza si nutre e nella bellezza delle sue opere trasferisce, più o meno consapevolmente, un po’ delle sue origini”.

In via Vittorio Emanuele III n.14 si possono apprezzare la scultura bronzea “Incontenibile leggerezza”, quattro stendardi e 35 incisioni dal libro “Il tempo. Frammenti di un non diario quasi crudele”. Stampato in tiratura limitata di 50 copie firmate dall’autore, quest’ultimo è un libro d’arte, quasi un diario, iniziato nel 1964 e portato a termine nel 2012, contenente una personalissima raccolta di testi poetici e letterari di vari autori in libera connessione alle immagini di 155 sculture e delle 35 incisioni da Enzo Sciavolino appositamente eseguite all’acquaforte e all’acquatinta, raccolte in un cofanetto allegato a 15 copie del volume, numerate da I a XV e firmate dall’autore.

Foto di Elsa Mezzano, tratte dal sito personale dell’artista

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