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Vitiello, da gregario a leader del nuovo Palermo

Vitiello, 6,5. Una serata speciale per il difensore napoletano che non segnava dal 22 settembre del 2011 (Siena-Roma 1-1). Gol con tempismo e coordinazione da attaccante navigato. Non è perfetto sul pari del Torino perchè respinge corto. E sul gol di Maxi Lopez si ferma un po' reclamando il fuorigioco dell'avversario

PALERMO. Da gregario a possibile leader. Roberto Vitiello ha avuto la pazienza e la forza di aspettare, si è giocato in maniera egregia le sue chances e adesso potrebbe essere uno dei pilastri della difesa rosanero. Il calciatore, oggi in sala stampa a Bad, sa bene che però questo Palermo ha bisogno di rinforzi.

“Sappiamo bene - ha detto - che è andata via gente tecnicamente e moralmente importante. Lo sappiamo noi e lo sa la società che vanno rimpiazzati. Stiamo lavorando duramente e ci sono questi elementi di maggiore esperienza che stanno iniziando a formare il gruppo del futuro”.

Vitiello promuove comunque la difesa: “Il reparto difensivo è quello più completo, non abbiamo perso nessuno, non so però se qualcuno andrà via. In altri reparti abbiamo delle defezioni, in difesa però partiamo avvantaggiati”.

L’ex Siena garantisce massimo impegno: “Nell’ultimo scorcio di campionato abbiamo dato un segnale importante di attaccamento alla maglia, ci tenevamo tantissimo a una salvezza che sembrava insperata. Abbiamo dato tutto per la gente e la città, i tifosi credo che abbiano apprezzato. La squadra vuole ripartire dall’ultima partita, anche se in ricostruzione. L’impegno da parte nostra non mancherà. Leader? I leader possono essere tutti, mica uno si alza la mattina e decide di esserlo. Ce ne sono tanti, anche Jajalo e Hiljemark. Possono essere anche loro una guida”.

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