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Morte di Aldo Naro, tre rinvii a giudizio: anche il titolare del Goa

PALERMO. Sono stati rinviati a giudizio tre indagati coinvolti a vario titolo nella tragica lite che portò alla morte di Aldo Naro, il giovane medico ucciso pochi giorni dopo la sua laurea in una festa in maschera nella discoteca Goa a Palermo il 14 febbraio del 2015.

Si tratta di Francesco Troia, Massimo Barbaro e Antonino Basile. Massimo Barbaro, gestore della discoteca, è indagato per favoreggiamento personale per aver coperto il buttafuori abusivo che avrebbe sferrato il calcio mortale.

Per i tre che hanno scelto il rito ordinario, il processo - come ha deciso il gup Fernando Sestito – comincerà il 9 dicembre davanti alla quarta sezione monocratica del tribunale di Palermo. Vanno in abbreviato Giovanni Colombo, Pietro Covello, Daniele Cusimano, Mariano Russo, Natale Valentino, Giuseppe Micalizzi, Carlo Salvatore Lachina (accusati di rissa), Giuliano Bonura e Francesco Meschisi (accusato di favoreggiamento personale). Giovanni Perna, responsabile della sicurezza del Goa, ha chiesto di patteggiare la pena di un anno.

Per loro l’udienza è stata rinviata al 21 settembre. Nei mesi scorsi, la corte d’appello aveva condannato a dieci anni di reclusione (scontati di un terzo per il rito abbreviato) il giovane di 18 anni che avrebbe colpito a morte Naro. L'imputato aveva 17 anni quando avvenne la rissa e faceva il buttafuori, dopo essere stato reclutato nel quartiere dello Zen.

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