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Sequestro di beni per 400 mila euro a un presunto boss dello Zen di Palermo

Lo scorso gennaio, il Tribunale di Palermo l'ha condannato a 20 anni

Guido Spina, condannato

PALERMO. La Dia di Palermo ha sequestrato beni per oltre 400.000 euro a Guido Spina, 51enne palermitano, ritenuto capo emergente della cosca mafiosa del quartiere Zen.

Il provvedimento nasce dalla proposta della Procura di Palermo. Spina fu arrestato dalla Dia nel 2014 per associazione mafiosa, estorsione, trasporto, detenzione e spaccio di droga. Gli vennero anche sequestrati auto, rapporti finanziari ed abitazioni, tra le quali una villa «bunker» con piscina.

Lo scorso gennaio, il Tribunale di Palermo l'ha condannato a 20 anni. Dalle indagini della Dia, coordinate dal procuratore aggiunto Dino Petralia, è emerso che il boss era proprietario nel quartiere Zen di altre due ville, di appezzamenti di terreno confinanti con la sua residenza (in cui erano state realizzate opere abusive) e di un appartamento.

Dalle indagini è emerso che Spina sia il vero proprietario nel quartiere Zen di due ville, di appezzamenti di terreno confinanti con la sua residenza, in cui erano state realizzate opere edili in un’area sotto il vincolo di “verde storico”. Spina ha anche un appartamento al Borgo Vecchio. Sono stati sequestrati anche 6 conti correnti con oltre 400 mila euro.

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