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Spari in condominio per i panni stesi: un morto e un ferito a Borgo Nuovo. Un arresto

PALERMO. Litigavano spesso: la musica  troppo alta, l'acqua che colava dal balcone, gli schiamazzi  notturni. Due famiglie in perenne dissidio in una palazzina in  largo Pozzillo, nel quartiere popolare di Borgo Nuovo,  all'estrema periferia nord di Palermo. Bastava una semplice  banalità per scatenare la rissa tra i Barbagallo e i Lo Monaco,  raccontano alcuni vicini di casa che spesso assistevano ai  diverbi.

L'ultima lite però è finita nel sangue. Vincenzo  Barbagallo, 68 anni, è morto per un colpo di pistola sparato  alla testa, il figlio Domenico, 48 anni, è ricoverato  nell'ospedale Villa Sofia-Cervello, con una ferita alla schiena,  ma non è in pericolo di vita.

I carabinieri, allertati da alcuni  residenti della zona, hanno arrestato per omicidio, Francesco Lo  Monaco, 49 anni.  Secondo la ricostruzione degli investigatori, gli uomini si  sono affrontati in strada dopo che in mattinata tra le mogli era  scoppiata una lite per dei panni stesi male che gocciolavano: un  dissidio che era stato sedato dai carabinieri intervenuti per  portare la calma tra le donne. A quell'ora Francesco Lo Monaco  si trovava al lavoro nell'azienda Rap, la società comunale che  si occupa della raccolta dei rifiuti. Anche Vincenzo Barbagallo  stava lavorando, come precario nell'ex ospedale psichiatrico, in  via La Loggia.

Una volta tornati a casa i due uomini, entrambi con  precedenti penali, si sono affrontati, probabilmente dopo aver  appreso della lite tra le donne. Volano parole grosse e anche  qualche pugno. Lo Monaco però ha con sè una beretta calibro  7.65: la impugna e spara. Prima contro Vincenzo, colpendolo alla  testa e uccidendolo sul colpo. Poi contro Domenico, ferendolo  all'altezza del rene. Qualcuno avverte il 112.

Dopo pochi minuti, arrivano le gazzelle dei carabinieri. Sono  momenti concitati: alcune persone cercano di proteggere  l'assassino, che intanto, secondo gli investigatori, si barrica  in casa: solo quando si vede accerchiato, lancia la pistola  dalla finestra in un giardino, poi si consegna ai carabinieri  del reparto operativo. Il ferito viene subito trasferito con un  ambulanza in ospedale, dove viene condotta in stato di shock  anche Elvira Barbagallo, sorella dell'uomo ucciso: non smetteva  di urlare guardando il corpo del fratello riverso in strada e  poi coperto dagli investigatori.  In manette è finito anche un familiare di Lo Monaco: era agli  arresti domiciliari, ma quando i carabinieri sono entrati per  arrestare il presunto omicida, non l'hanno trovato.

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