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Porto di Palermo, il molo Vittorio Veneto resta sotto sequestro

PALERMO. Niente dissequestro per il molo Vittorio Veneto del porto di Palermo, chiuso ad inizio febbraio per rischio statico. Questa mattina il gip Walter Turturici ha rigettato l’istanza dell’autorità portuale, difesa dagli avvocati Nino Caleca e Roberto Mangano, dopo la perizia sulla stabilità delle due banchine, perché sussistono ancora dei profili di pericolosità che impediscono il dissequestro dell’area.

L’autorità portuale a inizio maggio aveva eseguito le prove di carico sul molo Vittorio Veneto, i cui risultati sono stati analizzati da un consulente tecnico nominato dal pm Luca Battinieri. La Procura ha dato parere favorevole al dissequestro proprio in virtù della perizia la quale afferma che il molo Vittorio Veneto non presenta rischi statici. C’è però la prescrizione del divieto di transito e sosta dei mezzi pesanti.

“I lavori di consolidamento sono stati parziali, avendo consentito solo la rimozione della situazione di pericolo relativa ai piloni di testata – scrive il giudice - sulle altre situazioni di degrado non si è realizzato alcun intervento. Ne deriva, all'evidenza, che la situazione di pericolo originariamente ravvisata non è stata interamente eliminata. Le limitazioni, cui dovrebbe essere subordinata l'agibilità dell'intero molo secondo la relazione tecnica dell'ausiliario di Pg, sottendono, ad avviso di questo giudice, la persistenza di plurimi aspetti di criticità i quali non consentono di affermare l'assenza di rischi per la pubblica incolumità”.

Resta così “sovraffollato” il molo Santa Lucia, con crociere e traghetti che devono restare in rada fino a quando non libera un posto.

 

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