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Nubi tossiche dopo gli incendi, Asp di Palermo: "Ad oggi nessun pericolo alla salute"

Il manager dell'Asp di Palermo Antonio Candela

PALERMO. Non ci sono conseguenze per la salute dei cittadini palermitani e della provincia. Ad assicurarlo è Antonio Candela, manager dell’Asp 6, facendo il punto sulle zone dove si sono sprigionate nubi tossiche, come all’Arenella per l’incendio dell’ex fabbrica chimica, vicino la discarica di Bellolampo e a Casteldaccia: “Non sono state registrate situazioni di pericolo per la salute dei cittadini dai dirigenti del nostro dipartimento, che si sono recati insieme al personale dell’Arpa sul posto, per prelevare campioni e verificare eventuali rischi d’inquinamento” ha detto Candela.

In tutta la città si sono recati nei pronto soccorsi e nei presidi sanitari almeno 130 persone che avevano esalato i fumi di roghi cittadini. Nessuna persona ha avuto complicanze. Neanche i 52 bambini dell’asilo di Monreale. “I bimbi, le maestre e le famiglie sono stati soccorsi idratati e rifocillati con il massimo dell’efficienza di tutto il personale dell’ospedale Ingrassia. Una situazione di questo genere non si era mai creata – spiega Candela – ben 52 bambini in un pronto soccorso ospedaliero, tutti contemporaneamente. Il personale ha gestito con ordine, serietà, professionalità e umanità una situazione fuori dall’ordinario”.

La situazione è stata tenuta sotto controllo perché già dal 14 giugno l’Asp di Palermo ha creato un’unità di crisi per il caldo e per gli incendi che ieri è entrata in azione: “Ben tre dirigenti e 24 medici hanno gestito l’emergenza sanitaria sul tutto il territorio Palermitano e in particolare a Cefalù. Qui sono stati evacuati tre reparti, per ragioni di sicurezza, quello di rianimazione, il servizio psichiatrico di diagnosi e cura e il poliambulatorio, che oggi sono di nuovo attivi. Ieri i nostri medici si sono recati personalmente sul posto per fornire farmaci e assistenza medica ai cittadini di Cefalù”.

Anche l’emergenza dell’evacuazione dell’asilo di Monreale e del mercatino è stata gestita nel miglior modo possibile. “Il nostro personale del presidio sanitario appena ha visto le fiamme è sceso in strada con gli estintori per spegnerle, con un coraggio e una prontezza encomiabili”, conclude Candela.

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