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Rifiuti, tasse alte e servizio scarso: dopo Roma, a Palermo record di scontenti

ROMA. Più paghi, meno sei contento del servizio: è la situazione di Roma in fatto di raccolta dei rifiuti. La Capitale, dice un rapporto Confartigianato, detiene il primato negativo dei costi più alti per l'igiene urbana insieme a quello per la maggiore insoddisfazione dei cittadini. La raccolta di immondizia costa agli abitanti di Roma 249,9 euro pro capite, il 50,9% in più rispetto alla media nazionale e il 9,5% in più rispetto ai 228,15 euro del 2010. Tuttavia appena il 9% dei cittadini trova Roma pulita. Peggio solo a Palermo dove è soddisfatto appena il 7% dei cittadini.

Produciamo meno rifiuti (negli ultimi 5 anni sono diminuiti del 10,1%) eppure le tariffe di raccolta continuano a galoppare, lievitate del 22,7% dal 2011. E spesso a fronte di strade e quartieri invasi da sporcizia. «C'è qualcosa che non va - denuncia il Presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti - Le tariffe dei servizi erogati da soggetti pubblici devono rispettare il mercato e non possono essere una variabile indipendente, troppo spesso utilizzata per fare cassa e mettere a posto i guasti di una cattiva gestione».  Il quadro che emerge da un rapporto realizzato dalla Confederazione è allarmante: l'igiene urbana è costata alle tasche di famiglie e imprenditori italiani nel 2014 in media 167,80 euro a testa, in totale 10,2 miliardi. E siamo ultimi in Ue per livello di soddisfazione. A pagare di più sono i cittadini del Lazio (Roma compresa) con un costo di 220,3 euro per abitante.

Seguono Liguria con 212,7 euro/abitante, Toscana con 210,3 euro/abitante, Campania 196,7, Sardegna 192,1, Umbria con 182,2 euro (+13,1%). Roma assorbe il 7,8% dei costi nazionali per il servizio di igiene urbana. Eppure la capitale è percepita sempre più sporca dai suoi abitanti visto che, tra il 2011 e il 2015 - sempre secondo il rapporto di Confartigianato - la soddisfazione è crollata del 17,7%. Soltanto un quinto degli abitanti apprezza igiene e decoro dei cassonetti (22,6%), pulizia delle aree intorno ai cassonetti (21,7%) e pulizia nella propria zona (21,3%).  A nulla vale il fatto che il passare la scopa per le strade di Roma costi tre volte e mezzo di più che altrove.

Nel dettaglio, nella Capitale il costo unitario del servizio di igiene urbana (calcolato dividendo la spesa per il peso totale dei rifiuti) è di 41,18 cent/kg, superiore del 24,9% rispetto al valore medio nazionale (32,97 cent/kg) ed imputabile soprattutto al cosiddetto spazzamento, che costa 15,72 cent/kg, tre volte e mezzo maggiore (252,7%) rispetto ai 4,47 euro/kg della media nazionale.  Sul fronte cassonetti, i romani hanno di che invidiare i veronesi: a Verona infatti si rileva il top della contentezza dei cittadini in fatto di pulizia generale della città, il 71% dice sì. Seguono i cittadini di Bologna (49%) e di Torino (48%).

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