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Maniaci tace, il tg di Telejato lo difende: "Finalmente è arrivata la vendetta dei poteri forti"

PARTINICO. Il pubblicista Pino Maniaci,  indagato per estorsione dalla procura di Palermo, tace. Il suo telefonino squilla ma il direttore di Tele Jato non risponde. Il sito internet della televisione è bloccato, mentre il Tg ieri è andato in onda.

«Finalmente è arrivata la vendetta dei poteri forti», ha detto il conduttore del telegiornale, leggendo il titolo d'apertura. «Come avete sentito - ha detto - il nostro direttore è stato allontanato dalla provincia di Palermo e di Trapani. Noi continuiamo a fare informazione libera come abbiamo sempre fatto nonostante queste brutte notizie», ha aggiunto.

"La procura di Palermo ipotizza il reato di estorsione nei miei confronti? Mi faccio una risata", aveva detto Pino Maniaci alla notizia, uscita a fine aprile, sull'indagine della procura che indava su presunti "contributi" e posti di lavoro che avrebbe ottenuto in cambio di una linea morbida della sua televisione nei confronti di alcuni sindaci del Palermitano. "L'inchiesta è nata nei mesi scorsi - aggiungeva - per bloccare la nostra campagna di stampa contro la gestione dei beni confiscati da parte dell'ex presidente delle misure di prevenzione del Tribunale di Palermo Silvana Saguto (sospesa dalle funzioni e dallo stipendio dal Csm), di altri tre magistrati e dell'amministratore giudiziario, Gaetano Cappellano Seminara, tutti indagati per vari reati e costretti alle dimissioni. Ed è per questo che siamo finiti nel mirino della procura".

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