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Palermo, il campione Guaiana "parla" di legalità attraverso le arti marziali

PALERMO. Campioni si nasce ma persone impegnate nella legalità si diventa. E’ quello che è accaduto al giovane campione mondiale juniores di Ju-Jitsu Giuseppe Guaiana.

Il diciassettenne, nato a Palermo nel quartiere Montegrappa - Villaggio Santa Rosalia, fin dall’età di 7 anni ha praticato questa disciplina. Nel marzo 2015, ha partecipato ai mondiali under 18 di Atene, mentre quest'anno a quelli svoltisi a Madrid il 18 marzo 2016 vincendo il titolo di campione.

Giuseppe Guaiana attualmente rappresenta la nazionale italiana di Ju-Jitsu, categoria 56 kg junior. Ma Giuseppe è  soprattutto campione di “legalità” perché, attraverso l’insegnamento dello Ju-Jitsu ai bambini e ai ragazzi del suo quartiere, cerca di allontanarli dalla strada e dalle cattive compagnie.

L’arte marziale insegna ai giovani anche valori morali come il rispetto dell’altro. Giuseppe dallo scorso dicembre insegna Ju-Jitsu all’interno dell’associazione Don Giuseppe Puglisi, in via Monfenera nella “palestra sociale”. Due i gruppi: uno composto da bambini dai 5 ai 7 anni e l'altro dai 10 ai 16 anni.

L’obiettivo che si era preposto il martire e beato Padre Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio assassinato dalla mafia, era quello di allontanare i ragazzi dalla strada e togliere così braccia alla malavita e alla criminalità organizzata. Nel quartiere Villaggio Santa Rosalia questa missione è importante da portare avanti e lo sport può aiutare nel raggiungimento dell’obiettivo.

“Anche i ragazzi più irrequieti quando salgono sul tappeto smettono di comportarsi in modo violento - sostiene Giuseppe Guaiana -. Il Ju-Jitsu è una disciplina che insegna il rispetto dell’avversario. I giovani così imparano a non reagire alle provocazioni, ma a difendersi solo in caso di estrema necessità”.

Il giovane campione si sta preparando per gli europei di marzo 2017. Intanto studia per conseguire il diploma di scuola superiore e ha intenzione di iscriversi all’università, al corso di laurea di Scienze  Motorie. Nel suo futuro non vede solo la carriera agonistica, ma anche l’obiettivo di allargare il progetto di educazione alla legalità attraverso lo sport con l’apertura nel suo quartiere di una palestra tutta sua.

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