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Parte la nuova era per la fabbrica ex Fiat di Termini, primi 20 operai al lavoro per Blutec

Non torneranno in catena di montaggio, non avranno le tute blu da metalmeccanico. Disegneranno, invece, al pc componenti per auto in 3D

TERMINI IMERESE. Inizia ufficialmente oggi la nuova era della fabbrica Ex Fiat di Termini Imerese, in provincia di Palermo. Oggi, infatti, rientrano in fabbrica 20 operai, su 700 ex Fiat, sotto l'insegna «Blutec».

Sono arrivati alla spicciolata, uno dopo l'altro per rientrare nella fabbrica di Termini Imerese (Pa) che Fiat ha chiuso il 24 novembre 2011. Hanno varcato i cancelli dello stabilimento per la prima volta dopo una parentesi lunga 5 anni e quasi non ci credevano. Lo definiscono il primo giorno di lavoro dopo anni di 'Purgatorio'. Sono i primi 20 operai su 700 ex Fiat, che da oggi riprendono a lavorare sotto il marchio di Blutec, la società del gruppo Metec Stola che intende tornare a produrre ibride ed elettriche nell'ex stabilimento del Lingotto. Non torneranno in catena di montaggio, ma disegneranno progetti in 3 D. In mattinata dovranno però espletare altre 4 ore di formazione, nel pomeriggio "finalmente"cominceranno a utilizzare un software di progettazione per disegnare componenti per auto.  Riguarda la produzione di componenti per auto e conta di rioccupare 250 operai entro l'anno.

Non a caso il presidio è stato organizzato per lanciare un messaggio alle Istituzioni e mantenere l'alta l'attenzione sul secondo progetto di Blutec per Termini Imerese. Vale 190 milioni di euro, non ha ottenuto l'ok da Invitalia, ha l'ambizione di far ripartire la produzione di due modelli di auto ibride e dovrebbe essere illustrato nel dettaglio entro giugno al ministero dello Sviluppo economico.

Una nuova era in tutti i sensi, dunque, perché in pratica gli operai ex Fiat non svolgeranno le mansioni alle quali erano abituati in passato. Ieri, inoltre duecento di loro, nel giorno della Festa dei lavoratori, sono tornati a riunirsi sotto la pioggia in piazzale Primo Maggio davanti ai cancelli della fabbrica a Termini Imerese. A cinque anni dall'addio di Fiat alla Sicilia, la festa dei lavoratori per i metalmeccanici ha coinciso con una data ancor più significativa.

«Blutec è l'unico che può assicurare la piena occupazione per gli ex Fiat ma anche per i 350 addetti dell'indotto in cig fino a dicembre» ripetono come un mantra sindacalisti e operai in assemblea. Nel piazzale antistante l'ingresso della fabbrica ci sono le bandiere della Fiom. Al sit-in c'è anche Marco Barbarino, 40 anni, che oggi, insieme ad altri 19 colleghi, dopo 5 anni, varcherà di nuovo i cancelli della fabbrica. «Ho voluto partecipare - dice l'ex operaio - perchè è la festa del primo Maggio ma soprattutto per sostenere i colleghi che non saranno con noi al lavoro». Anche Giuseppe Tarantino, 49 anni, 3 figli e una vita in Fiat, oggi tornerà a lavoro.

«Fino ad oggi questa prospettiva mi sembrava una chimera - dice l'ex addetto alla manutenzione del Lingotto - troppe bugie, troppe prese in giro e progetti sfumati. Non ci credevo, sono più che felice». «Nessuno sa cosa faremo, lo capiremo domani - dice ancora l'ex operaio - Non riprenderemo le nostre vecchie mansioni. Per Fiat mi occupavo di manutenzione, adesso mi aspetta un lavoro d'ufficio. Dopo un corso di formazione di 300 ore, ho imparato qualcosa di nuovo. La Fiat è andata via. Adesso tocca a Blutec ma soprattutto a noi».

«Il lavoro torna a Termini Imerese. Oggi, dopo la celebrazione del primo maggio, la fabbrica ex Fiat riapre i cancelli per i primi 20 progettisti e si produrranno auto ecologiche». Lo scrive in un post su Facebook il Sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone.

«Da quel 24 novembre 2011, giorno della chiusura - prosegue - sono passati quasi 5 anni. Cinque anni in cui abbiamo vissuto l'incubo del licenziamento dei 1.200 operai. La crisi per il territorio termitano, della provincia di Palermo e di una parte importante della Sicilia». «Nel Ferragosto 2014 accompagnai io stesso il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Termini dove incontrammo gli amministratori del territorio, il sindaco Salvatore Burrafato e i cittadini. - ricorda - Da lì è iniziato un lavoro silenzioso ma costante per restituire alla città di Termini un futuro. E non è un caso che proprio nel giorno in cui il premier è stato in visita in Sicilia per firmare i Patti per la città di Palermo e di Catania, garantendo alla nostra Isola fondi per lo sviluppo, a Termini ritorni la speranza».

«Il contratto di sviluppo, di riconversione e riqualificazione del Polo industriale di Termini Imerese, - sottolinea - l'accordo tra Blutec ed Invitalia, dal valore di 95 milioni di euro, prevede l'utilizzo entro il 2016 di 250 lavoratori ed il riassorbimento totale nel 2018. I lavoratori saranno tutelati dalla cassa integrazione, che ha una durata massima di 4 anni». «Adesso siamo a lavoro per assicurare la piena occupazione, con gli 800 operai al lavoro, inclusi anche i 300 addetti dell'indotto, - annuncia - e avviare così il secondo e più ambizioso progetto di Blutec per Termini, cioè la produzione di due modelli di auto ibride. Gela, con la vertenza Eni, Termini, Ansaldo Breda a Carini, Almaviva, i Patti per Palermo e Catania - conclude Faraone - sono il segno dell'attenzione che il governo nazionale ha per la nostra Isola».

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