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Il parcheggio di un edificio diventa la loro casa: la storia di una famiglia a Palermo

PALERMO. Da più di un anno, il parcheggio sotterraneo di un edificio dell’ex Asi è diventata la loro dimora.

In un luogo appartato, praticamente invisibile agli occhi dei tanti automobilisti che ogni giorno percorrono quella strada per recarsi al vicino centro commerciale Forum. È qui che ogni notte trovano riparo, praticamente scomparendo dal resto della città, Rosa Barone e i suoi due figli, Angela e Salvo, entrambi poco più che ventenni.

Le loro difficoltà cominciano lo scorso anno, quando il marito di Rosa viene arrestato. Lei non lavora e nemmeno i due ragazzi, così tra una rata di affitto non pagata e un’altra, i tre a febbraio 2015 vengono sfrattati. I soldi sono sempre meno fino a quando perdono praticamente tutto. Finiti per strada, trovano come riparo un parcheggio sotterraneo nella zona industriale di Brancaccio. Con loro anche due cani, diventati i loro “guardiani” in un posto così angusto e di certo poco sicuro.

Non potendo sostenere le spese per l'affitto di un appartamento, con un divano letto e un materasso donati da qualche benefattore, “arredano” un piccolo angolo del sottopasso. Senza luce né acqua. I cartoni diventano delle pareti che dividono la “stanza” delle due donne da quella in cui dorme il ragazzo; al di là di un muro, un secchio e qualche bidone d’acqua stanno ad indicare che quello è il bagno. Inutile chiedere se si sono mai rivolti al Comune:

“Quando abbiamo ricevuto lo sfratto esecutivo, ci siamo iscritti alla graduatoria per l’emergenza abitativa. Ma poi, ho rinunciato a tutto. Non avevo informazioni, non sapevo cosa fare”. Per un anno restano in questo parcheggio, invisibili al resto del mondo. A venire a conoscenza della loro vicenda, i volontari dell'associazione Cammino d’amore. Sono loro che tutte le sere gli forniscono un pasto caldo, coperte e vestiti. "Il Comune non conosceva la loro storia - dice Giulio Cusumano, consigliere comunale di Mov 139, che insieme con i volontari dell'associazione, sta seguendo la famiglia -. Abbiamo informato subito i Servizi sociali, che domani incontreranno la famiglia per trovare una soluzione immediata".

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