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Una discarica in pieno centro a Palermo: ecco il marciapiede di via Quintino Sella

Pubblichiamo gli sms e le e-mail inviati a Ditelo a Rgs (in onda da martedì a sabato su Tgs e Rgs, vedi la pagina dei programmi TV) e alla pagina del Giornale di Sicilia su Facebook. Il numero accanto ai titoli indica le segnalazioni pervenute.

RIFIUTI/1316

  • Sms firmato da via Quintino Sella
    In via Quintino Sella una situazione molto grave: una discarica di mobili ingombranti sopra il marciapiede e non si può percorrere.
  • Sms firmato da via Costantino Nigra
    In via Costantino Nigra l'inciviltà di alcuni è ben rappresentata da chi abbandona un televisore sul marciapiedi.

 

  • Samuele
    da corso Alberto Amedeo
    Volevo segnalare la presenza di sei mezzi abbandonati a due passi dal percorso Arabo-Normanno. Ci troviamo in pieno corso Alberto Amedeo fra i civici 160 e 180. Qui sono posteggiati da alcuni mesi alcuni mezzi, fra i quali un furgone, un ciclomotore, tre utilitarie e una moto ape carica di cassette della frutta. Questi mezzi sono stati saccheggiati di ogni possibile pezzo di ricambio e si presentano come scheletri di metallo, ormai privati di fari, copertoni e sportelli. Mi domando come sia possibile che nessuno protesti, nessuno veda, nessuno denunci.

 

TRAFFICO/507

  • Luisa Lombardo da viale Regione Siciliana
    Vorrei segnalare la calca che si crea davanti al tabacchi nei pressi del vecchio Big Foot in viale Regione Siciliana. Le macchine, che sostano ogni giorno per una pausa caffè o sigaretta, non solo impediscono la circolazione dei veicoli, ma anche l'ingresso regolare in Circonvallazione e nella traversa adiacente, via Ur. Sono tantissime le autovetture delle forze dell'ordine che ogni giorno passano, prendono anche il caffè, lasciando anche la loro macchina in doppia fila, non curandosi del caos che viene a crearsi. Inoltre, nella traversa che si trova ad angolo con il tabacchi è presente un'apposita area di parcheggio non utilizzata e perennemente semivuota perchè considerata troppo lontana dall'ingresso del tabacchi.

 

LAVORO/137

  • Tatiana Denti
    Sono Tatiana, ma potrei dire di essere Mario, Katia, Maria... E questo perché il dramma che in questo momento vivo è lo stesso di altri 1.669 colleghi. Vivo la paura del licenziamento, vivo con la paura di non poter più sfamare i miei tre figli. Ho deciso di combattere per non avere la paura di non avere un futuro sereno, lotto per continuare ad avere una dignità come lavoratrice onesta. Per fare questo ho anche bisogno di chi come voi ha uno strumento per far riecheggiare la mia disperazione, ho bisogno di chi utilizza la penna per comunicare e dar il giusto risalto al nostro dramma. Sono una dipendente Almaviva. La nostra azienda ha aperto la procedura di mobilità per 1.670 dipendenti, siamo disperati e abbiamo cominciato la nostra guerra. Perderemo qualche battaglia, ma non perderemo questa guerra, per noi e per la nostra dignità, vi prego di accompagnarci in questo cammino, vi chiedo di darci voce, dato che pochi lo fanno, specie a carattere nazionale.

Segnalate alla pagina Facebook di Ditelo a Rgs, su Twitter @diteloargs o via mail a [email protected]. Per scrivere al sito: [email protected].

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