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Ansia per un falegname scomparso da due giorni a Palermo

Nessun indizio per Vincenzo Lupo che non soffre di particolari malattie, non è in cura da specialisti per motivi psichiatrici, nessuna lite, niente debiti, una vita regolare insomma

PALERMO. E' uscito di casa per un lavoro di poche ore e non ha più fatto ritorno. E' avvolta nel mistero la scomparsa di Vincenzo Lupo, sessant'anni, falegname palermitano residente in via Perpignano che mercoledì mattina ha lasciato il suo appartamento senza fare più ritorno.

Nessun indizio per Lupo che non soffre di particolari malattie, non è in cura da specialisti per motivi psichiatrici, nessuna lite, niente debiti, una vita regolare insomma. Se non fosse per la perdita del lavoro arrivata circa tre anni fa e alla quale l'artigiano faceva fronte ultimamente con lavori saltuari.

Come quello di mercoledì mattina: erano circa le otto del mattino, l'uomo esce comunicando alla moglie che si sarebbe dovuto recare in un appartamento di corso Finocchiaro Aprile per riparare una porta. Una giornata come un'altra insomma. Lupo, alto un metro e 66, di corporatura robusta e capelli brizzolati, esce indossando un paio di jeans, una felpa azzurra, delle scarpe nere da lavoro, di quelle utilizzate nei cantieri edili per evitare di farsi male. Saluta la moglie e indossa anche un giubbotto di colore blu per coprirsi in una giornata che si preannuncia fredda e piovosa.

Vincenzo oltrepassa il portone e sale a bordo della sua Fiat Punto azzurra, mette in moto e parte ma non arriverà mai a destinazione. Anzi, Vincenzo fa perdere del tutto le proprie tracce. Dopo alcune ore di silenzio i familiari lo chiamano al cellulare che squilla a vuoto, nessuna risposta. Strano, non è da lui. La figlia lo cerca in ospedali e pronto soccorso di Palermo, ancora niente.

Infine la denuncia alla polizia. I familiari sono preoccupati temono per la sua salute e che possa essergli successo qualcosa.

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