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Boldrini allo Zen 2 per l'ultima tappa palermitana: "La politica punti sulle periferie"

Il presidente della Camera: non è accettabile che dei cittadini non abbiano i servizi di base

Foto di Salvatore Militello

PALERMO. Laura Boldrini, allo Zen di Palermo. Accompagnata dal sindaco Leoluca Orlando, il presidente della Camera ha fatto un giro per le strade dei casermoni del quartiere, ascoltando alcuni residenti e molte donne impegnate nelle associazioni che hanno raccontato i disagi ma anche i progetti di recupero, mentre altri si affacciavano alle finestre per salutarla.

"La prima grande opera pubblica deve essere il risanamento delle periferie attraverso un grande piano, non solo perchè le persone hanno il diritto di vivere meglio ma anche perché se noi non avviciniamo la gente alla politica si rischia veramente il default del nostro Paese", ha detto la Boldrini, parlando con i cronisti durante la sua visita allo Zen 2.

"La politica e le istituzioni devono rimettere al centro le periferie, dove vive la gran parte dei cittadini: non è accettabile che non abbiano i servizi di base - ha commentato la Boldrini -. Ritengo che sia dovere di chi rappresenta il Paese, andare nei luoghi difficili e cercare di dare centralità alle esperienze positive e riportare nel centro dell'interesse della politica la questione delle periferie".

"Mi sembra doveroso da parte delle istituzioni stare nei territori dove si fa di tutto per uscire da una situazione di difficoltà - ha aggiunto Laura Boldrini - e questo è un territorio sicuramente difficile che però al tempo stesso cerca di rialzare la testa, perché ci sono tanti esempi di buone pratiche di associazioni che adottano un sistema vincente, cioè coinvolgere le persone e poi l'amministrazione comunale riesce a dare i servizi richiesti dalla gente. Qui si capovolge un po' il paradigma, c'è la messa in pratica del principio della democrazia partecipativa".

E ancora: "Noi a volte sentiamo parlare di grandi opere ma la prima grande opere deve essere un piano di ridsanamento delle periferie, questo dobbiamo fare - ha proseguito - e io continuerò a visitare le periferie. Sono state a Scampia a Napoli, oggi qui e tra qualche giorno andrò in una periferia romana molto difficile, Corviale. Continuerò così per tutto il mio mandato, perché se è vero che noi stiamo nei Palazzi è anche vero che dobbiamo stare in mezzo ai problemi: qui ci sono problemi ma anche risposte e mi fa piacere valorizzarle".

Dopo aver scambiato qualche parola con suor Bartolomea, che da 5 anni fa doposcuola ai bambini dello Zen con l'associazione Lievito, la presidente della Camera, Laura Boldrini, si è recata nella casa di Provvidenza Lo Bono, una delle mamme più attive che da anni frequenta l'associazione "Laboratorio Zen insieme", presieduta dalla volontaria Mariangela Di Gangi, che ha guidato la terza carica dello Stato nella visita attraverso i padiglioni e le ha mostrato la sede dell'associazione, il largo ripulito dai rifiuti dove si vorrebbe creare una piazza che non c'è e un murales fatto dai bambini del quartiere.

In casa della signora Provvidenza, 4 figli e un marito disoccupato, Boldrini ha ascoltato alcune donne e ha accarezzato i due gatti appena adottati dalla padrona di casa che per l'ospite ha preparato un tavolo pieno di dolci. Boldrini ha poi invitato la signora Provvidenza e le altre donne a visitare Palazzo Montecitorio. "Che emozione - ha detto la donna - io che non ho mai preso l'aereo in vita mia, ospite della presidente Boldrini. Sarà fantastico".

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