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La crisi economica risolta dai ragazzini: spettacolo a Palermo - Foto

PALERMO. Dopo una serie di repliche riservate alle scuole, andrà in scena nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo – sabato 12 marzo alle 17.30 e domenica 13 alle 11.30 – 1,2,3 crisi, ovvero la crisi salvata dai ragazzini di Giuseppe Provinzano e Gabriele Cappadona.

Ispirandosi al Mondo salvato dai ragazzini di Elsa Morante, Provinzano e Sergio Beercock interpretano un singolare spettacolo che coinvolge il pubblico di ragazzi, ai quali è chiesto di prendere alcune decisioni in merito al finale della rappresentazione.

Così come la Morante era convinta che raccontare ai ragazzi la realtà, senza esagerazioni né edulcorazioni, fosse il modo migliore perché questi prendessero piena consapevolezza del mondo, il Teatro Biondo, con 1, 2, 3…, si propone di ragionare con i più giovani sull’impatto della crisi economica nella loro quotidianità, contribuendo alla loro crescita dal punto di vista civico e culturale.

«Non ci interessa che finale avrà la storia – spiegano Provinzano e Cappadona – ma i processi che questa scatena, l’intento è quello di restituire al denaro la sua dimensione strumentale di mezzo e non di fine».

Al centro della storia, è la vicenda di Alexis, un adolescente alle prese con la gestione di un’attività commerciale: il bar ereditato dal padre. La vita del ragazzo viene travolta da problematiche più grandi di lui; in un contesto socio-culturale ed economico che non conosce a fondo, si confronta e scontra con il “Dio Denaro” in carne ed ossa.

Il progetto si avvale, sin dalla sua genesi, dell’apporto di Gabriele Cappadona, laureato in Economia all’Università Bocconi di Milano, che ha assunto lʼincarico di dramaturg per sviscerare tutte le tematiche in campo e tutti i processi della vita di Alexis, un adolescente come tanti altri costretto a confrontarsi con una realtà spesso amara e spiazzante.

Lo spettacolo, rivolto ai ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori (ma non solo), ha una drammaturgia “modulare” e interattiva, che prevede 3 scelte drammaturgiche, 22 possibili sviluppi diversi e 12 differenti finali: saranno i giovani spettatori a prendere, insieme al personaggio, le scelte che determineranno gli sviluppi della storia. Un modo per responsabilizzare i ragazzi – trascinandoli in un gioco divertente e coinvolgente – su temi importanti che dovranno affrontare da adulti.

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