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Assalto fallito al portavalori a Palermo, due condanne

Il colpo la mattina dell’1 agosto scorso nei pressi dell’ufficio postale di corso del Mille

PALERMO. Tentarono il colpo grosso: l’assalto al portavalori in piena estate e centomila euro di bottino. Poi la fuga in motorino "complicata" dall’intervento della polizia con la sparatoria tra i rapinatori e gli agenti.

La mattina dell’1 agosto scorso fu piuttosto movimentata nei pressi dell’ufficio postale di corso del Mille a Palermo. In tre finirono in manette: Gaetano Castiglione, ferito durante la fuga, e poi Salvatore Bruno e Gianluca De Biasio, individuati dalla polizia grazie ai riscontri delle telecamere e ai riconoscimenti degli agenti.

Secondo la Procura andavano condannati a vent’anni ciascuno per rapina e tentativo di omicidio, ma il gup Ettorina Contino – accogliendo le tesi dei difensori Antonio Turrisi, Calogero Vella, Debora Speciale e Miria Rizzo – ha inflitto a Castiglione e De Biasio dieci anni e otto mesi per la rapina, assolvendoli per il tentato omicidio.

Assolto da tutti i capi d’imputazione Salvatore Bruno. I difensori hanno sostenuto che non ci fosse stato tentativo di omicidio perché dei tredici bossoli trovati solo due furono sparati dalle armi dei rapinatori, gli altri furono esplosi dalla polizia. In più i colpi non erano ad altezza uomo.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, la banda composta da cinque rapinatori aveva già assaltato un portavalori quando sono intervenuti alcuni agenti della squadra mobile che passavano davanti al luogo della rapina. Castiglione fu ferito durante l'inseguimento, speronato dalla polizia mentre fuggiva su uno scooter. Una volta bloccato, in via Diaz,  fu portato in ospedale. Il 7 agosto fu arrestato Salvatore Bruno, mentre il 19 agosto fu la volta di De Biasio.

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