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Estorsioni decise a tavola, tre condanne a Palermo - Nomi e foto

PALERMO. La terza sezione del tribunale di Palermo ha condannato tre dei quattro imputati di estorsione nel processo scaturito dall'operazione Bucatino. A Giovanni De Santis sono stati inflitti 8 anni e 4 mesi, 7 anni a Francesco Pitarresi, 7 anni e 4 mesi a Piero Umberto Centineo. È stato assolto Pietro Giuseppe Flamia.

La vicenda era partita dal furto di un carico di elettrodomestici per un valore di circa 170 mila euro di una ditta di trasporti di Bagheria, i cui titolari, che si erano rivolti ad alcuni degli imputati per essere "assistiti" nel recupero del maltolto, erano essi stessi diventati bersaglio di una pesante richiesta estorsiva che aveva visto minacce, pestaggi e aggressioni ai presunti responsabili del furto (due dipendenti della ditta di trasporto) e ai titolari stessi ridottisi in balia della banda di estorsori.

L’hanno chiamata operazione Bucatino, perché è proprio davanti a un piatto di pasta del ristorante “Il Bucatino” di Palermo, in via Principe di Villafranca, che si consumavano le estorsioni. Il blitz antimafia, condotto dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia (e in particolare dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Caterina Malagoli e Francesca Mazzocco), si concluse nell'aprile 2014 con l’arresto di sette persone.

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