PALERMO. I commercialisti tornano in classe per spiegare agli studenti palermitani l'importanza di pagare le tasse. L'Associazione italiana dottori commercialisti, Aidc, e Odcec Palermo , Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, hanno presentato il progetto “I commercialisti nelle scuole, ti spiego le tasse”, volto a far comprendere il concetto di legalità fiscale ai cittadini di domani nella convinzione che il fenomeno dell’evasione si possa combattere anche, e soprattutto, attraverso un diverso approccio culturale delle giovani generazioni.
Il progetto, ideato da Aidc Milano in collaborazione con Odcec Milano, vede il coinvolgimento di una trentina di commercialisti che si alterneranno volontariamente nelle aule palermitane durante i mesi di febbraio e marzo, a partire dal 16 Febbraio.
La prima lezione prevede la presenza in aula dei rispettivi presidenti: Fabrizio Escheri, presidente dell’Odcec Palermo, e Loredana Giuliani, presidente di Aidc Palermo sono stati maestri d’eccezione alla scuola primaria “Sperone Pertini” dimostrando, anche attraverso un cartone animato realizzato ad hoc, l’importanza nella vita quotidiana dei servizi erogati dallo Stato possibili grazie ai tributi fiscali.
Destinatari del progetto sono gli alunni delle classi 4^ e 5^ di 8 scuole primarie di Palermo per un totale di 72 classi e 1460 alunni partecipanti. Le scuole coinvolte sono: I.C.S. Sperone Pertini, I.C.S. G. Falcone, I.C.S. Politeama Palermo (Plesso La Masa e Plesso Serpotta), I.C.S. G.E. Nuccio, I.C. Giovanni XXIII Piazzi, I. C. “L. Lanza” Carini, D.D.S. Alcide De Gasperi, I.C. “T. Aiello” Bagheria.
Loredana Giuliani spiega : "I bambini sono i cittadini del domani e da loro bisogna partire per sperare in una società migliore per il futuro in cui il concetto di legalità fiscale abbia il massimo della diffusione e condivisione”.
“Abbiamo aderito volentieri a questo progetto e auspichiamo che i bambini possano essere maestri per gli adulti, facendosi portavoce in famiglia dell’importanza della funzione contributiva nelle società democratiche”, chiosa Fabrizio Escheri. “Solo partecipando tutti attivamente alle spese per i servizi pubblici, in funzione delle proprie capacità di reddito, si diventa veri cittadini e non sudditi. Il passaggio da soggetti passivi d’imposta a contribuenti ci rende infatti attori protagonisti dello sviluppo e della crescita della nostra società”.
immagini di Salvatore Militello
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