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Ordigno bellico da disinnescare, il 31 gennaio evacuata la zona del porto

Sono circa 3. 200 i residenti della zona da evacuare che rientra in un perimetro compreso tra la via Francesco Crispi, l'area al di sotto di via Roma fino al Foro Umberto

PALERMO. Scattano all'alba di domenica 31 gennaio (dalle sei alle nove) le operazioni di evacuazione a Palermo della popolazione residente nella zona del porto per disinnescare un ordigno bellico della seconda Guerra mondiale, rinvenuto lo scorso 5 gennaio nell'area archeologica del Castello a Mare, che si trova in via Filippo Patti.

Le procedure predisposte da Prefettura, Comune, Asp, Protezione civile, 188 ed esercito e forze dell'Ordine sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa a Palermo (a cui si riferiscono le immagini). La bomba ha un peso di 600 libbre, circa 270 chili, e veniva usata dagli Americani per bombardare porti e linee ferroviarie.

Per disinnescarlo, il tempo stimato è novanta minuti; ma in caso di "intoppi" le operazioni potrebbero durare anche otto ore; una volta disattivato l'ordigno sarà trasporto e fatto brillare nella cava di Pian dell'Occhio. In via precauzionale in un'ordinanza il prefetto di Palermo Antonella De Miro ha disposto l'evacuazione dell'area che ricade in un raggio di 400 metri dal luogo del ritrovamento della bomba. Sono circa 3. 200 i residenti della zona da evacuare che rientra in un perimetro compreso tra la via Francesco Crispi, l'area al di sotto di via Roma fino al Foro Umberto.

Nelle aree evacuate a partire dalle 8:45 di domenica mattina sarà interrotta la fornitura di acqua e gas. Il Comune, che lunedì procederà alla notifica del provvedimento ai nuclei familiari residenti, pubblicherà un avviso e distribuirà un volantino in 4 lingue con le prescrizioni da seguire, ha predisposto due punti di accoglienza per la popolazione: uno si trova nella palestra della scuola Federico II, l'altro in via Bocconi nel plesso Oreto dell'asilo nido Bocconi.

Da martedì in piazza San Domenico sarà allestito un punto informativo; mentre domenica le aree pedonali istituite in città saranno sospese per tutta la durata delle operazioni. Il 31 gennaio, poi, l'Asp 6 metterà a disposizione per la durata delle operazioni 51 operatori sanitari. Nei due punti di accoglienza allestiti dal Comune per la popolazione ci saranno psicologi, medici e infermieri; saranno raddoppiate le guardie mediche, rimodulati i turni delle farmacie e previsti 20 posti letto aggiuntivi nelle strutture ospedaliere (10 posti a Villa delle Ginestre, a Borgo Nuovo; altri 10 nella residenza sanitaria assistita di Palermo).

In città saranno presenti anche 12 medici veterinari con un camper itinerante per gli animali domestici e 12 ambulanze (7 del 118 e altre 5 della Croce Rossa). "Da giorni - ha detto il prefetto in conferenza stampa - lavoriamo con le autorità militari, l'amministrazione comunale, la protezione civile e le forze di polizia per consentire le operazioni di bonifica con minor pregiudizio per i cittadini. Il pericolo non è l'esplosione ma la proiezione di schegge nell'arco di 400 metri dal luogo di ritrovamento per questo è stata disposta l'evacuazione".

"Terremo costantemente informati i cittadini per seguire le operazioni - ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando - via web, invito radio e TV a trasmettere notizie sulla base delle informazioni fornite dalle autorità militari su inizio e svolgimento delle operazioni. Invito i cittadini ad affrontare questo momento con serenità non creare panico, la situazione è sotto controllo".

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