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Edilizia palermitana, sindacati ottimisti: "Dopo sei anni una ripresa"

PALERMO. Edilizia palermitana in ripresa, con l'aumento del 6 per cento della massa salari, che in un anno passa da 86.983.318 a 92.392.872, con una differenza di 5 milioni 400.554 euro tra l'ottobre 2014 e il settembre 2015. Lo affermano Feneal Filca e Fillea e Ance, associazione nazionale costruttori «In questo scenario, mentre la crisi dell'edilizia sul territorio palermitano registra per la prima volta, da sei anni a questa parte, un'inversione di tendenza, - prosegue la nota - sono appena ripartite le trattative per il rinnovo del contratto territoriale degli edili tra sindacati di settore».

Aumento delle indennità di trasferta e di trasporto, una clausola che preveda la deroga al Job Acts sui licenziamenti, agevolazioni alle aziende che assumono disoccupati edili, garanzie negli appalti anche per i lavoratori delle aziende dell'indotto, con l'elezione di un delegato di sito. E un patto rafforzato per il contrasto al lavoro nero, con un Osservatorio da istituire presso la Cassa Edile. Queste alcune delle richieste contenute nella piattaforma che i sindacati hanno presentato all'Ance, nella trattativa avviata ieri nella sede di palazzo Forcella De Seta, per il rinnovo del contratto integrativo territoriale dell'edilizia, scaduto nel 2015.

«Abbiamo presentato una serie di proposte di rinnovo, che coincidono con questi primi segnali di ripresa dalla crisi registrati dalla Cassa Edile per l'anno edile che si è chiuso nel settembre 2015. La trattativa si avvia con questo recupero. Bisogna far sì che questa tendenza si consolidi anche nel 2016, spronando enti pubblici e istituzioni a emanare nuovi bandi di gara - affermano i segretari dei sindacati degli edili di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Ignazio Baudo, Antonino Cirivello e Francesco Piastra - Eravamo abituati a un continuo decremento delle ore lavorate».

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