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Eseguito il millesimo trapianto di fegato a Palermo

All'Ismett a Palermo è stato eseguito il millesimo trapianto di fegato coronato da successo ed il paziente è stato già dimesso

PALERMO. All'Ismett a Palermo è stato eseguito il millesimo trapianto di fegato coronato da successo ed il paziente è stato già dimesso. Il primo trapianto di fegato fu eseguito il 31 luglio del 1999 e da allora sono stati eseguiti 863 trapianti da donatore cadavere, 116 da vivente e 21 combinati, di questi i trapianti pediatrici sono 119 (il programma pediatrico fu avviato nel 2003).

«L'importante traguardo dei mille trapianti di fegato e la qualità dei risultati raggiunti da Ismett rappresentano un altro dei molti prodotti d'eccellenza dell'innovativo partenariato tra
la Regione Siciliana e l'University of Pittsburgh Medical Center (Upmc) - afferma Bruno Gridelli, direttore di Ismett -. Continueremo a lavorare per offrire le migliori cure possibili
ai nostri pazienti in attesa di trapianto di fegato. Abbiamo intenzione, in particolare, di potenziare il programma di trapianto da vivente in adulti e bambini, di implementare
procedure sempre meno invasive, possibilmente con l'uso della robotica, per il prelievo da vivente e metodiche di ricondizionamento del fegato prelevato da donatori marginali. In
questo modo, contiamo di ampliare l'accesso a questa terapia salva vita».

«In questo momento, il mio pensiero non può che andare indietro di venti anni, quando nel 1996 il prof. Luigi Pagliaro contattò Upmc per proporre di realizzare a Palermo un centro
trapianti per evitare di continuare a mandare fuori Regione e fuori Italia centinaia di pazienti che avevano bisogno del trapianto - ricorda Ugo Palazzo, direttore sanitario e uno degli ideatori di Ismett - Questo millesimo trapianto di fegato conferma vincente la lungimiranza di alcune illustri menti e, in particolare, Sua Eminenza il Cardinale Pappalardo, l'Assessore alla Sanità del tempo Alessandro Pagano e il Sindaco di Palermo
Leoluca Orlando, che capirono la bontà di questo progetto, unica soluzione per evitare che l'Aeroporto di Punta Raisi continuasse ad essere la sola speranza per questi pazienti».

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