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Bici vietate su tram e bus a Palermo, Rossi: al vaglio soluzioni

Problemi e restrizioni pure per passeggini e per animali di taglia grande. L’Amat: «Le uniche eccezioni riguardano i cani che accompagnano i non vedenti»

PALERMO. Salire su un tram, un bus o sulla metropolitana con la propria bici al seguito e raggiungere la propria destinazione senza toccare l’auto. Non è fantascienza, ma la filosofia dell’intermodalità dei trasporti, l’integrazione di tutti i mezzi pubblici (treno, metropolitana, tram e bus) e la propria bici, così come avviene in molte città italiane.

E così, con l’avvio del tram molti utenti si chiedono se sarà possibile utilizzare in maniera integrata più mezzi di trasporto. «Stiamo valutando le soluzioni possibili perché vogliamo venire incontro alla nostra utenza - spiega Gianfranco Rossi, direttore di esercizio del tram -. Al momento non è possibile ma valutiamo, come succede già in altre città, la possibilità di far salire un numero limitato di bici. Limitato perché comunque dobbiamo garantire la possibilità agli altri utenti di poter viaggiare comodamente».

Non solo tram ma anche bus, la riorganizzazione delle linee ha portato molti viaggiatori a salire con passeggini per bimbi e animali a bordo, ma secondo il regolamento Amat non è possibile trasportare animali ad eccezione dei cani guida per i non vedenti, dei cani di piccola taglia «tenuti in braccio - si legge testualmente - con museruola a maglia fitta o altri animali custoditi in gabbie di piccole dimensioni».

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