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Malattie croniche in aumento, presentato nuovo Piano regionale della Prevenzione - Video

PALERMO. In Sicilia, come nel resto del Paese, si assiste a una continua crescita delle malattie croniche. Sono solo quattro le condizioni che incidono per il 70% della spesa sanitaria: al primo posto le malattie circolatorie, che coprono oltre il 40% della mortalità regionale. Oltre un terzo delle ulteriori cause è dovuto ai tumori, al diabete e alle malattie respiratorie croniche.

Tutte queste patologie, la cui frequenza aumenta con l'età, sono causate da comportamenti non salutari e cattivi stili di vita che è possibile modificare da parte di ciascun individuo. È questo uno dei punti su cui si concentra il nuovo Piano regionale triennale per la prevenzione, presentato stamane al Centro congresso Cerisdi di Palermo, che recepisce gli indirizzi ministeriali adeguandosi ai 10 macro obiettivi del Piano nazionale che sono: la riduzione del carico delle malattie prevenibili; lo screening; la prevenzione di disturbi neurosensoriali; la prevenzione della dipendenza da sostanze e comportamenti; la prevenzione degli incidenti stradali; la prevenzione degli incidenti domestici; la prevenzione degli inquinamenti ambientali; la tutela della salute del lavoratore con la prevenzione delle malattie professionali; la prevenzione delle malattie infettive; la sicurezza alimentare.

«In Sicilia sono stati intensificati tutti gli interventi di prevenzione primaria, è quindi necessario continuare su questa strada», commenta Salvatore Requirez, dirigente del servizio promozione dell'assessorato alla Salute.

Il Prp, che si chiuderà nel 2018 e al quale l'assessorato guidato da Baldo Gucciardi ha destinato 15 milioni di euro, va però oltre il semplice allineamento alle direttive ministeriali, attivando programmi autonomi e innovativi come, per esempio, quelli legati al disagio psichico, alle campagne vaccinali, al gioco d'azzardo patologico. «Con questo Piano vogliamo alimentare una svolta sul tema della prevenzione - dice Gucciardi -. Come dimostra la cifra destinata, ho deciso di puntare molto su questo tema, che garantisce nel breve-medio termine il benessere vero, e che ci permette un risparmio enorme in termini di costi sociali e finanziari, visto che il cittadino si ammala meno».

Secondo Ignazio Tozzo, dirigente generale dell'assessorato alla Salute, «si tratta di un impegno gravoso e importante. Si apre dunque una stagione che ci vedrà coinvolti in prima linea. Abbiamo fatto grossi progressi a livello di cure, ma sulla prevenzione dobbiamo crescere, ed è proprio su questo argomento che a livello ministeriale ci arrivano le bacchettate. Vogliamo partire con il piede giusto per raggiungere gli obiettivi prefissati».

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