PALERMO. Il mal di gol si fa sempre più acuto in casa Palermo. I rosanero hanno il secondo peggior attacco del campionato con 13 gol realizzati insieme a Carpi e Bologna. Peggio di loro ha fatto solo il Verona con 10 reti. Una brutta posizione che si conferma anche per quanto riguarda il numero di marcature segnate al «Barbera», dove in teoria andrebbe costruita maggior parte della salvezza.
Tra le mura amiche il Palermo ha segnato 7 gol come il Bologna e con 5 reti hanno fatto peggio Carpi e Verona. Le paure dello scorso mercato estivo, dunque, si stanno materializzando. E aver preso Gilardino non è bastato per risolvere tutti i problemi dell’attacco dopo gli addii di Dybala e Belotti. L’infortunio dell’unico sostituto di «Gila», ovvero Djurdjevic, non ha poi di certo aiutato.
Adesso c’è da trovare qualche soluzione. Da qui alla pausa natalizia ci sono ancora tre partite da giocare con Atalanta e Sampdoria fuori casa e in mezzo la gara al «Barbera» col Frosinone. Trascinarsi e aspettare gennaio per intervenire sul mercato, rinforzando l’attacco, non può rappresentare l’alternativa ideale da scegliere.
Anche perché non è detto che il Palermo riesca a trovare un altro attaccante di valore entro il 6 gennaio, giorno della ripresa del campionato quando i rosa incontreranno la Fiorentina. Le soluzioni, quindi, vanno trovate al più presto, perché ora il Palermo, a soli due punti dal terzultimo posto, ha maledettamente bisogno di punti salvezza, perché squadre come Bologna e Frosinone da dietro spingono e sono ancora vive.
Fin dal suo arrivo Ballardini ha subito cercato di adottare dei cambiamenti, a cominciare dall’inserimento di Brugman sulla trequarti a supporto di Vazquez e Gilardino.
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