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Cinghiali, sulle Madonie squadre pronte per gli abbattimenti

A «Ditelo a Rgs» il presidente dell'Ente Parco ha illustrato i tempi del piano di ridimensionamento dei suidi selvatici, dopo la legge approvata all'Ars

PALERMO. È pronto a partire il piano di abbattimento dei cinghiali nel territorio del Parco delle Madonie. A darne notizia ai microfoni di Ditelo a Rgs è stato il presidente dell'Ente Parco, Angelo Pizzuto. «Siamo alle battute finali dell'organizzazione delle attività - ha assicurato -. Venerdì si terrà una giornata formativa per le squadre coinvolte e dalla settimana successiva partiranno i primi appostamenti».

Entro la seconda settimana di dicembre, insomma, dovrebbero iniziare i primi abbattimenti dei suidi selvatici nei comuni che ricadono all'interno dell'area del Parco. È in questi territori, infatti, che si stima una popolazione fra i 6 e i 7 mila esemplari, ritenuti particolarmente pericolosi perché troppo vicini alle zone abitate.

In questi anni diverse le richieste dei cittadini madoniti che a gran voce hanno chiesto interventi urgenti per limitare i danni causati da questi animali alla loro sicurezza e alle coltivazioni. Preoccupazioni che poi si sono trasformate in paura, dopo il tragico caso di Salvatore Rinaudo, il pensionato morto lo scorso agosto dopo essere stato aggredito da un cinghiale nei monti sopra Cefalù.

A quell'evento, dopo pochi giorni, seguì all'Ars l'approvazione della legge che dà il via libera agli abbattimenti selettivi per il contenimento della specie. Uno strumento legislativo che ha permesso all'Ente Parco di mettere nero su bianco un piano d'emergenza, «che chiedevamo già dadi versi anni», ha ricordato Pizzuto.

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