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Controlli antiterrorismo, arrestato un serbo nel campo nomadi

PALERMO. I carabinieri del Nucleo Radiomobile, nell’ambito di una serie di controlli antiterrorismo hanno arrestato,  Velija Ahmetovic, nato in Serbia – Montenegro, classe 1968. I militari, dopo alcuni controlli, lo hanno rintracciato nel campo nomadi di viale del Fante. Secondo quanto riportati dai carabinieri, l'uomo aveva dei documenti assolutamente falsi con nomi che niente avevano a che fare con lui.

L'uomo è stato posto in stato di  fermo di identificazione ed accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Palermo per accertare, attraverso i rilievi fotografici e dattiloscopici, l’esatta identità. Ahmetovic  risultava essere stato già censito in Banca dati ed a suo carico pendono diversi precedenti e diversi “alias”.

Al fine di verificare la falsità dei documenti , in particolar modo della carta di identità valida per l’espatrio, i carabinieri hanno poi contattato l’ufficio della Polizia di Frontiera di Trieste – Fernetti, che interessava, a sua volta, la Polizia di Capodistria, in Slovenia, dalla quale si apprendeva che i due documenti risultavano essere completamente falsi, semplicemente un grosso “tarocco” grazie al quale per molti anni lo straniero ha eluso le maglie della giustizia italiana.

Infatti, andando a ritroso tra i suoi precedenti, i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo hanno accertato che Ahmetovic, già negli anni ‘80 girava per l’Italia con un altro nome, commise svariati reati per via dei quali nel 1990 gli si aprirono del porte del carcere a Pescara. Molto gravi i capi di imputazione a suo carico per i quali vene condannato, tra i quali spicca anche un omicidio doloso, ma il primo agosto del 2006 Ahmetovic beneficiò dell’indulto e tornò a piede libero. Tuttavia la Questura di Pescara il giorno dopo emise a suo carico un provvedimento di espulsione dal territorio italiano, al quale lo straniero si guardò bene dall’ottemperare ed infatti appena 4 mesi dopo venne bloccato a Reggio Emilia ed arrestato per la violazione della legge Bossi-Fini.

Tutti i documenti recuperati nel corso dell’operazione, sono stati sottoposti a sequestro giudiziario. In ragione di ciò Amhetovic veniva dichiarato in stato di arresto per il reato di possesso di documenti di identità validi per l’espatrio falsi finalizzati all’occultamento della reale identità e inottemperanza di lasciare il territorio nazionale. Su disposizione della competente Autorità Giudiziaria Ahmetovic, nella giornata odierna è stato giudicato con rito direttissimo, conclusosi con la convalida dell’arresto.

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