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Palermo, Gilardino salva la panchina di Iachini: gara a nervi tesi, battuto il Chievo

PALERMO. Una gara di nervi che vede il Palermo esultare al fischio finale dell’arbitro Mariani. È stato questo Palermo-Chievo con i rosanero che superano la squadra di Maran 1-0 con la rete decisiva di Gilardino, fanno respirare tutto l’ambiente e anche Iachini che contro i veronesi si trovava a un autentico crocevia della sua avventura sulla panchina del Palermo. E soprattutto porta in cascina tre punti fondamentali. Il Palermo, infatti, alla fine del primo tempo si trovava terzultimo, mentre adesso raggiunge l’Empoli al dodicesimo posto.

Una partita dai due volti, in cui i rosa, a dire il vero, devono anche ringraziare la scarsa vena degli avversari. Il Chievo, soprattutto nel primo tempo, ha fatto tutto benissimo fino a dieci metri dalla porta di Sorrentino e poi ha peccato di mira. Dopo l’intervallo si è visto un altro Palermo che probabilmente si è scrollato di dosso tutte le paure, cercando con più convinzione la vittoria. Se nella prima parte di gara sono stati monumentali i Sorrentino e Gonzalez, nella ripresa sono saliti in cattedra Hiljemark, Vazquez e Quaison. Poi Gilardino ha messo la ciliegina sulla torta. Terzo gol con la maglia del Palermo e il primo che porta i tre punti.

Il Palermo, che durante la gara ha cambiato più volte vestito passando dalla difesa a tre a quella quattro per poi finire di nuovo a tre, inoltre, torna a espugnare il Barbera. I rosa non vincevano in casa dalla prima giornata col Genoa ed è anche la quarta vittoria su quattro che finisce con lo stesso risultato: 1-0. Un po’ di tregua in tutto l’ambiente in vista della sosta e soprattutto di due partite che appaiono proibitive come la trasferta a Roma con la Lazio e la gara in gasa con la Juventus.

Palermo contratto nei primi minuti. Dall’altro lato il Chievo ha idee più chiare anche quando riparte con Paloschi che crea scompiglio sulla sinistra. Dai suoi piedi, infatti, nascono due azioni pericolose che portano alle conclusioni al 5’ con Birsa e all’8’ con Castro. Mentre al 19’ è lo stesso Paloschi a impegnare con un tiro a giro Sorrentino che respinge. La differenza lampante nei primi venti minuti tra le due squadre è che il Chievo gioca da squadra, arrivando in maniera lineare dentro l’area avversaria, mentre il Palermo si affida alle giocate dei singoli senza mai cercare delle trame offensive. L’unica fortuna almeno fino a questo momento è che il Chievo difetta nella mira. Anche quando al 25’ Birsa viene pescato da solo nel cuore dell’area da un cross di Birsa che però di testa colpisce alto. L’unico squillo del Palermo arriva con un tiro forzato di Quaison al 34’ che finisce alto. A proposito dello svedese, il primo cambio tattico riguarda proprio Quaison, spostato da esterno a mezzala. È questa la posizione in cui riesce a creare più scompiglio tra gli avversari e non a caso è quello che prova di più a inventare qualcosa di pericoloso o a guadagnarsi dei falli. Iachini capisce il momento difficile dei suoi e dalla panchina con le braccia predica costantemente alla calma. Ma allo stesso tempo non gradisce certi atteggiamenti e al 34’ toglie Lazaar per Daprelà. Troppa sufficienza nella prestazione del marocchino che ha perso alcuni palloni pericolosi a centrocampo in zone non di sua competenza. La sua uscita dal campo è accompagnata da una bordata di fischi. Il tempo passa e la palla tra i piedi dei rosa scotta sempre di più e non c’è neanche l’iniziativa di andare ad aiutare il compagno in difficoltà quando viene pressato. Il primo tempo finisce in parità e il Palermo va a riposo tra i fischi del Barbera.

La prima azione degna di essere chiamata tale da parte del Palermo arriva al 2’ della ripresa. Finalmente si vede palla a terra con Maresca che libera Gilardino in area, ma al tiro a giro del Gila manca potenza e angolazione. Ma la palla gol più clamorosa capita ancora tra i piedi di Paloschi che solo davanti a Sorrentino al 12’ grazia il Palermo, calciando al lato. Al 13’ Iachini si mette a quattro dietro con Rispoli che prende il posto di Vitiello. Il Barbera prova a spingere i rosa che al 17’ arrivano al tiro dopo una bella triangolazione tra Chochev e Vazquez col bulagaro che arriva al tiro da posizione favorevole, ma la conclusione viene deviata in angolo. Il Palermo si porta avanti sospinto dai nervi ed è più pericoloso nella ripresa. Al 18’ altra conclusione pericolosa di Quaison deviata in angolo da Bizzarri. La partita ora è più bella perché anche il Chievo dà sempre l’impressione di poter fare male. Ma ora anche gli attacchi del Palermo sono più convinti e fanno paura. E il Palermo riesce a sbloccarla al 26’ su calcio d’angolo. Il cross di Chochev trova la sponda perfetta di Andelkovic per Gilardino che di testa non sbaglia e tutto il Palermo va a esultare e ad abbracciarsi vicino alla panchina di Iachini. La partita si infiamma e Sorrentino ci mette una pezza delle sue sul colpo di testa di Cesar. Il Chievo si tuffa in avanti alla ricerca del pari e Iachini inserisce Goldaniga per Quaison, rimettendosi a tre in difesa. Il Palermo difficilmente accompagna le azioni offensive, ma anche il Chievo ha perso molto della sua brillantezza. Gli ultimi minuti sono di sofferenza pura. Al 49’ l’ultimo brivido lo fa correre l’ex Pepe, ma Sorrentino chiude la porta. Si tratta dell’ultima emozione col Palermo che porta a casa la vittoria e tre punti d’oro.

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