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Case di riposo sequestrate, accertamenti su morte sospetta

PALERMO. C’è anche una morte sospetta nella vicenda delle case di riposo lager sequestrate dalla polizia. Un retroscena inquietante che riguarda una donna deceduta nei mesi scorsi in circostanze da chiarire. La figlia subito dopo ha presentato una denuncia in procura e adesso sono in corso nuovi accertamenti.

I familiari si sono fatti sentire con gli investigatori del commissariato Libertà, sono convinti che molte cose non funzionavano in quelle strutture che movimentavano un giro d’affari di circa 20 mila euro al mese. Gli anziani invece di essere accuditi sarebbero stati vessati e sottoposti a trattamenti disumani.

L’inchiesta conclusa con i sequestri della case di riposo «Arcobaleno» di via Libertà e «Anni d’oro» di via Marchese di Villabianca sembra avere confermato i loro sospetti e la loro denuncia è tornata di attualità. Adesso gli investigatori hanno in mano anche un riscontro in più.

E cioè i referti dell’ospedale di Villa Sofia dove sono stati condotti «gli ospiti», quando la polizia ha chiuso le strutture. Riguardano 6 anziani ed a tutti e 6 i sanitari hanno diagnosticato «disidratazione» e «malnutrizione». Per l’accusa un riscontro importante alle denunce di alcuni dipendenti e dei vicini.

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