PALERMO. Nuovi farmaci danno speranze concrete di sconfiggere definitivamente l’epatite C. Lo hanno confermato gli esperti oggi a Palermo. Gli studi clinici dimostrano che le nuove combinazioni farmacologiche riescono a garantire risultati ottimali in oltre il 90% dei pazienti trattati.
Le nuove cure sono, però, costose, si parla di 25 mila euro di spesa farmaceutica per ogni paziente e per questo la cura viene, attualmente, somministrata solo ad una parte dei pazienti in base alle indicazioni dell’Aifa, l’agenzia del farmaco.
A Palermo si conduce una delle sperimentazioni con i nuovi farmaci in particolare la combinazione grazoprevir/elbasvir è attiva contro virus che erano stati resi resistenti dall’esposizione ad altri farmaci.
La sfida è ampliare le coorti fino al raggiungimento del 100% dei pazienti. “Stiamo lavorando come associazione per consegnare alle istituzioni i numeri che servono per capire quale sarà l’impatto economico e dunque dimostrare la sostenibilità della cura per tutti i pazienti - dice Ivan Gardini, Presidente di EpaC Onlus – attualmente i nuovi farmaci sono disponibili solo per i pazienti più gravi”.
“La sperimentazione ha dimostrato l’efficacia – dice il prof Antonio Craxì – ordinario di gastroenterologia dell’Unipa – e anche se le cure sono costose è comunque un buon affare per la sanità curare tutti i pazienti prima che insorgano complicanze. Ho visto crescere l’epatite C durante la mia carriera ma oggi conto di andare in pensione sapendo che possa trattarsi di un problema risolto”.
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